Parcheggi Covid a Milano: la gente preferisce spostarsi in auto, il Comune individua quattro aree

Parcheggi Covid a Milano: la gente preferisce spostarsi in auto, il Comune individua quattro aree

di Simona Romanò
Il Comune ipotizza i futuri parcheggi per l'emergenza Covid.
Sono state già identificate quattro aree private da poter trasformare in posteggi temporanei, almeno fino a fine anno, così da affrontare l'aumento di auto a settembre, quando il traffico dovrebbe tornare alla piena normalità.
Per l'assessore alla Mobilità Marco Granelli è «una necessità ripensare il trasporto nella Fase 3, quando le scuole riapriranno e meno lavoratori saranno in smart working». E con le previsioni per i mezzi Atm di un trasporto di soli 25% dei passeggeri rispetto all'era pre-virus. Allora serviranno ampie zone periferiche, vicino a snodi di trasporto pubblico o di mobilità sostenibile, da destinare alla sosta dei veicoli. Quattro le proposte ricevute dal Comune: un'autorimessa in via Ingegnoli 19, nei pressi della stazione Lambrate Fs della M2; un'area in viale Puglie (foto), oggi utilizzata per i mercatini e vicino alla M3, tra Corvetto e Porto di Mare; altre due in viale Forlanini 123 e in via Fantoli in aria del passante ferroviario.
Ora i proprietari dovranno presentare un progetto di gestione dei futuri posteggi, che poi saranno valutati dal Comune. Infine, è stata messa a disposizione anche un'altra area comunale, quella di via Carlo Magno vicino all'ex velodromo Vigorelli. Le perplessità, secondo Granelli, sono «per via Forlanini e viale Puglie perché non sono vicinissime ai mezzi pubblici». Tuttavia, per settembre Palazzo Marino deve essere pronto all'aumento delle quattro ruote. Già oggi, milanesi e pendolari, in arrivo dall'hinterland, prediligono l'auto privata, ancora diffidenti nei confronti di treni, bus e metropolitane: in strada sono infatti ritornate oltre 9 macchine su 10 rispetto al pre-Covid. In Area C siamo al 93 per cento del traffico automobilistico, 90 per cento in Area B che è ancora sospesa e lo sarà a tempo indeterminato. Il rischio è quindi duplice: da un lato l'impennata dello smog, dall'altro troppi ingorghi.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Luglio 2020, 08:47
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