Milano, giro di tangenti sul facchinaggio dell'Ortomercato: scattano gli arresti

Milano, giro di tangenti sul facchinaggio dell'Ortomercato: scattano gli arresti

di Vittoria Golinelli
Cene in ristoranti di lusso, viaggi, soldi, il restauro di un prezioso mobile antico e l'assunzione di un'amica in una cooperativa. Stefano Zani, 53 anni, ex direttore di Sogemi, la partecipata dal Comune che gestisce l'Ortomercato, sarebbe stato ricompensato così per i favori fatti a Giorgio Gnoli e Vincenzo Manco, titolare e dipendente della cooperativa di facchinaggio Ageas.


Per Zani - che nel dicembre scorso aveva già ricevuto un avviso di garanzia - e per gli altri due indagati a vario titolo per corruzione, istigazione alla corruzione e turbativa d'asta, sono scattati gli arresti domiciliari.

Gnoli e Manco, secondo il gip Carlo Ottone De Marchi, l'11 gennaio 2018 avrebbero tentato di convincere un ispettore dell'Ortomercato con offerte e promesse di denaro. Il dipendente, oggi in pensione, ha però rifiutato e quattro mesi dopo ha ricevuto a casa un proiettile con un messaggio minatorio. Da lì è partita la denuncia ed è nata l'inchiesta, che oltre ai tre arresti conta anche altri due indagati.

Tornando a Zani, lui e Gnoli «avevano uno stretto rapporto d'amicizia e professionale - sottolinea il capo della squadra mobile Marco Calì, che ha coordinato le indagini - in diverse occasioni, l'allora direttore di Sogemi è intervenuto per ridimensionare le sanzioni che colpivano la società di Gnoli, sorpresa dagli ispettori in difetto con la consegna mensile delle rendicontazioni contabili. Sanzioni che prevedono la sospensione dell'attività all'Ortomercato anche per 15 giorni, con multe da duemila euro al giorno». «Zani, intervenendo personalmente, tra le altre cose diminuiva i giorni di sospensione. I due si frequentavano spesso - ha aggiunto Calì - ma a un certo punto la loro vicinanza è diventata troppo evidente e così hanno iniziato a comunicare in modo criptato, con squilli e telefonate monosillabi». Un tentativo di eludere le indagini che non è andato a buon fine.
Anche la stessa Sogemi ha voluto prendere le distanze da Zani. «Da ormai tre anni la società e l'azionista Comune di Milano sono impegnati in uno sforzo di rilancio dell'Ortomercato e di cambiamento dell'assetto organizzativo e operativo» ha detto il presidente Ferrero.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Novembre 2019, 10:52
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