Novara, rogo alla ditta di solventi, paura di veleni nell'aria e nell'acqua in Lombardia

Arpa monitora la situazione. Incendio domato in tre ore alla Kemi di San Pietro Mosezzo (Novara)

Novara, rogo alla ditta di solventi, paura di veleni nell'aria e nell'acqua in Lombardia

di Simona Romanò

Nessuna vittima, ma tanta preoccupazione per i possibili veleni nell’aria. Il vento ha portato verso Milano la nube di fumo nero e denso, dall’odore acre di plastica bruciata, provocata dall’incendio che ieri ha devastato la Kemi, ditta chimica nell’area industriale di San Pietro Mosezzo, Novara, che produce vernici, coloranti e solventi. L’allarme è scattato verso le otto quando la nuvola nera come pece, maleodorante e irritante agli occhi, si è alzata offuscando il cielo di San Pietro Mosezzo, che dista a 50 chilometri dal capoluogo lombardo e, nel corso del pomeriggio, si è dispersa verso nord-est, prima in direzione di Novara, poi nel Pavese e nell’hinterland di Milano. Dai primissimi rilevi di Arpa Piemonte, effettuati con una strumentazione portatile nell’area intorno al rogo, «non ci sono rischi per la salute», ma si attendono le analisi più approfondite.

ALLERTA

Prima le esplosioni, che sarebbero state dovute ai tombini saltati. Poi, le fiamme che sono divampate poco prima delle 7.30, probabilmente per una fuoruscita anomale di solvente: rapidamente hanno avvolto e semidistrutto il capannone dell’azienda di via Marelli con la colonna di fumo altissima. Sul posto, i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno domato il fuoco (scongiurando il pericolo di esplosioni) soltanto in tarda mattina, utilizzando soprattutto liquidi schiumogeni.

Alla Kemi lavorano una cinquantina di persone e quando è divampato il rogo erano presenti una trentina, che sono riusciti a mettersi in salvo. E ora la magistratura ha aperto un’inchiesta per capire l’esatta dinamica dell’incidente.

MISURE A TUTELA

L’area, nel raggio di circa 500 metri dall’azienda chimica,  è stata inizialmente evacuata e sempre per prudenza il sindaco di San Pietro Mosezzo, Giuseppe Brognoli, «ha chiesto alle scuole di tenere le finestre chiuse», visto anche l’intensa puzza di plastica bruciata, avvertita anche in serata.

ALLARME AMBIENTALE

Le due squadre di Arpa Piemonte, giunte ieri sul posto, fanno sapere che «le prime rilevazioni su monossido di carbonio, formaldeide e acido solfidrico, non hanno evidenziato situazioni di pericolo per la salate». Sono, però, in corso ulteriori verifiche «di tipo analitico sulla qualità dell’aria e la contaminazione delle acque». Anche Arpa Lombardia ha monitorato gli agenti tossici nei Comuni più vicini all’incendio, come Magenta.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Marzo 2023, 06:05
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