Mani e talento: abilità delle prime, magia del secondo. Poi, tanto lavoro. Come simbolica staffetta, a passare tra queste mani, c’è lo strumento musicale. Tanta Milano vibra nella storia e nella missione dei Monzino, antica famiglia di liutai che, da quasi tre secoli, qui produce strumenti musicali. Oggi la Fondazione Antonio Carlo Monzino, nata nel 1999 per promuovere i valori sociali, culturali e formativi della musica, celebra il 20esimo anniversario della donazione di gran parte della sua pregiata collezione di antichi strumenti musicali ai Musei del Castello Sforzesco. Sono 79 i pezzi ad arco e pizzico conservati nelle teche.
«Il più antico antenato di cui abbiamo notizie certe è quel primo Antonio che diede vita all’azienda nel 1750 – spiega Andrea, esponente dell’ottava generazione Monzino – Noi e Milano siamo una cosa sola, per questo mio nonno Antonio volle donare parte dei pezzi pregiati alla città, realizzati tra fine ‘700 e il 1930. Oggi, come Fondazione, abbiamo la stessa missione: spiegare alla gente, ai giovani soprattutto, la bellezza di due mestieri come il liutaio e il musicista, tra cui c’è un legame speciale, di profonda intesa».
La Fondazione Monzino organizza da tempo nelle scuole incontri dal titolo Le mani sapienti. «Con il progetto Adotta uno strumento - spiega Monzino - Prestiamo a titolo gratuito a giovani musicisti meritevoli i nostri pezzi». Alcuni di loro saranno protagonisti dell’evento in streaming previsto in differita domani sera alle ore 21.30 sulla pagina Facebook della Fondazione: alle 18 nella Sala della Balla del Castello ci sarà la cerimonia alla presenza dei Monzino e delle istituzioni cui seguirà il concerto con il virtuoso Ugo Orlandi al mandolino e due giovani promesse come Leonardo Moretti al violino e Anna Benciolini al violoncello.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Ottobre 2020, 03:20
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