Si presentava come la «società leader italiana per i servizi di sterilizzazione a base di ossido di etilene» ma ieri i carabinieri del Nas di Milano hanno scoperto che i loro prodotti non subivano alcun processo di sicurezza. Aghi, siringhe, garze, bisturi e molti altri strumenti che finivano nelle sale operatorie di Italia ed Europa erano conservate in un magazzino. Nessuna decontaminazione preventiva, ma profitto enorme.
L’azienda brianzola (con sedi anche in Emilia Romagna) è finita nei radar dei carabinieri dopo la segnalazione di una multinazionale straniera che l’ha rilevata e ha riscontrato «evidenti anomalie» nella gestione dei prodotti. Gli accertamenti hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei quattro responsabili del servizio qualità degli ultimi 4 anni, tutti accusati di concorso in falsità materiale commessa da privato che hanno causato «gravi rischi per la salute pubblica per l’utilizzo di dispositivi medici insicuri per gli operatori sanitari e i pazienti».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Aprile 2021, 08:42
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