Milano, i legali delle vittime di Antonio Di Fazio: «Indagare la sorella medico per favoreggiamento, lo aiutò con ricette false»

Milano, i legali delle vittime di Antonio di Fazio: «Indagare la sorella medico per favoreggiamento, lo aiutò con ricette false»

di Greta Posca

Indagare la sorella dell’ex manager farmaceutico Antonio Di Fazio per favoreggiamento. È quanto hanno chiesto ieri i legali delle parti civili, ossia di cinque vittime delle presunte violenze sessuali, al processo in abbreviato in corso davanti al gup Anna Magelli all’ex imprenditore arrestato nel maggio 2021, per cui hanno anche chiesto la condanna e le richieste di risarcimento danni.

E pure, appunto, la trasmissione degli atti alla Procura per contestare anche l’accusa di favoreggiamento nei confronti della sorella, di professione medico, che l’avrebbe aiutato ad avere le ricette false per procurarsi le benzodiazepine con cui stordiva le giovani. L’imprenditore era finito in carcere per il caso di una universitaria di 21 anni, attirata a casa con la scusa di uno stage, poi narcotizzata e violentata.

Di Fazio è stato poi accusato di altri episodi di violenza sessuale, con lo stesso schema, ai danni di altre cinque donne, tra cui pure l’ex moglie, rappresentata dal legale Maria Teresa Zampogna.

Il pm Alessia Menegazzo nella scorsa udienza aveva chiesto una condanna a 9 anni per Di Fazio, che da meno di un mese è passato dal carcere in una comunità psichiatrica in regime di detenzione con il braccialetto elettronico.

I gravi disturbi della personalità dell’imputato - che ha anche ammesso i fatti a verbale, provando poi a chiedere perdono con una missiva e dicendo di essere «malato» - sono la «chiave di lettura», aveva spiegato il pm e «il filo rosso» che collega tutte le vicende di violenza sessuale messe in atto con lo stesso schema. Il legale della ex moglie ha invece sostenuto che l’imputato «non ha mai chiesto perdono, né ha preso consapevolezza delle sue condotte, che ha sempre negato tranne ai danni di una delle ragazze. La difesa parlerà lunedì e la sentenza è prevista per l’8 aprile. riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Marzo 2022, 08:13
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