Il chitarrista di Springsteen: «Salviamo lo stadio di San Siro. Di centri commerciali ne abbiamo già»

Il chitarrista di Springsteen: «Salviamo lo stadio di San Siro. Di centri commerciali ne abbiamo già»

di Giammarco Oberto

Quante battaglie ha sposato il rock. Il Live Aid del 1985 a Wembley raccoglieva fondi per la fame nel mondo, per dire. Poi la lotta contro l’apartheid sudafricana, la denuncia della disuguaglianze sociali, fino ai temi ambientali di oggi. Poi una settimana fa è arrivato l’appello di Roger Waters dei Pink Floyd per la riapertura dell’ospedale calabrese di Cariati. E allora, liberi tutti: il rock può anche ergersi a difensore di uno stadio. E lo stadio in questione è il vecchio Meazza, il cui futuro pare essere l’abbattimento, quando Inter e Milan ne avranno realizzato uno nuovo, con il placet del Comune.

Alle fila di chi non ci sta a questo inglorioso destino si aggiunge ora la voce di un rocker fino al midollo, uno che a San Siro ci ha suonato almeno sette volte: perché dall’alto dei suoi 71 anni, Steven Van Zandt, musicista di razza, cantante e da sempre chitarra della E Street Band di Bruce Springsteen, ha sposato le ragioni del comitato Sì Meazza, all’urlo (via twitter, s’intende) «Dobbiamo salvare San Siro!». Ecco il tweet di Little Steven (il nome con cui il musicista dalla sempiterna bandana in testa è conosciuto dal grande pubblico), riportato sulle pagine social del comitato che vuole fermare le ruspe e bloccare il progetto del San Siro bis: «Abbiamo abbastanza grattacieli e centri commerciali nel mondo, ma c’è un solo San Siro! Usa questa email e dai il tuo nome per dire San Siro per sempre!».

Una presa di posizione più che netta. Forse legata anche al fatto che nel comitato “Salviamo San Siro” c’è anche Claudio Trotta, uno dei più famosi promoter che da sempre organizza i concerti del Boss in Italia.

Ma che il leggendario chitarrista sia legatissimo al Meazza è indiscutibile. Così come lo è The Boss: ci ha suonato per la prima volta il 21 giugno 1985, un concerto ormai diventato mito. Ci è tornato altre sei volte: 2003, 2008, 2012, 2013, due date nel 2016. Sprigsteen (e con lui il suo amico di una vita Little Steven) era atteso anche nel 2022, ma poi si è deciso che la sua tournée - forse l’ultima della sua carriera - non passerà da Milano. San Siro o no.


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Dicembre 2021, 12:01
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