Milano, l'imprenditore Mauro Capezzi morì dopo aver chiesto di essere ucciso: la moglie e il suo amante a processo per omicidio
Maurizio Capizzi, imprenditore, venne trovato cadavere più di tre anni fa davanti al cimitero di Nerviano (Milano) e subito si pensò ad un suicidio. Con l'autopsia alcuni giorni dopo si scoprì, però, che a causare la morte del 48enne era stato un colpo di pistola, perché aveva l'ogiva di un proiettile nel polmone sinistro. Ora le indagini dei carabinieri di Legnano e della Procura di Milano hanno stabilito che ad ucciderlo furono la compagna dell'uomo e l'amante di lei e, soprattutto, che lo stesso Capizzi chiese, dopo aver tentato il suicidio, di essere ucciso.