La coca dal Sudamerica arriva travestita da bibita in bottiglia: sette chili a Malpensa

La coca dal Sudamerica arriva travestita da bibita in bottiglia: sette chili a Malpensa

di Giammarco Oberto

Sembravano normalissime bottigliette di olio di cocco e sciroppo di agave, con tanto di etichetta, chiuse nel bagaglio di un 30enne uruguayano appena sbarcato a Malpensa da un aereo decollato da Montevideo, Uruguay. Ma alla dogana si sono drizzate le antenne dei finanzieri. E le analisi di quelle “bevande” hanno fatto il resto: le bottiglie erano piene di cocaina liquida, sette chili in tutto.

Un “travestimento” sempre più utilizzato dai narcos: è semplice da realizzare (la cocaina è altamente solubile e può essere miscelata con altri composti) e rende lo stupefacente meno intercettabile. Ma in questo caso non ha funzionato. E da quel sequestro le Fiamme gialle hanno avviato un’indagine - coordinata dalla procura di Busto Arsizio - che ora si è chiusa con tre arresti. Si tratta di un colpaccio, quello messo a segno dai finanzieri che presidiano l’aeroporto. Una volta filtrati e riportati allo stadio di polvere - un processo che restituisce il 90 per cento del prodotto - quei sette chili avrebbero permesso al gruppo di narcos di immettere sulle piazze dello spaccio milanesi e lombarde circa settemila dosi di cocaina, per un valore stimato dalle Fiamme gialle tra il mezzo milione e il milione di euro.

Il “mulo” intercettato con il carico di cocaina liquida è finito in manette. E da quell’arresto è decollata un’indagine che tessera dopo tessera è risalita a un’organizzazione internazionale di narcos che riforniva di coca tutto il Nord Italia.

Accertamenti con cani antidroga, pedinamenti, studio degli spostamenti di denaro, analisi dei tabulati telefonici. E soprattutto la decifrazione delle comunicazioni che avvenivano attraverso applicazioni criptate: il materiale investigativo raccolto ha portato alla cattura di un ecuadoregno di 38 anni, ritenuto il gestore del traffico, già ricercato in ambito europeo. E poi a una terza ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di un altro ecuadoriano, scovato a raggiunto a Milano: per gli inquirenti è il referente in territorio milanese dell’organizzazione.


Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Giugno 2022, 08:00
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