Covid, la Lombardia vede bianco, da lunedì si torna alla (quasi) normalità

Covid, la Lombardia vede bianco, da lunedì si torna alla (quasi) normalità

di Simona Romanò

Milano e Lombardia sono bianche da lunedì. Un bianco che segna ancor di più il ritorno alla normalità nella Regione più devastata dal Covid.

ADDIO COPRIFUOCO Innanzitutto non esiste più il coprifuoco, che ora obbliga a rincasare a mezzanotte. Nessun limite per ristoranti e bar all’aperto, mentre al chiuso resta invece il limite, deciso dal governo, delle sei persone a tavolo. Riaprono le discoteche (anche se non si potrà ballare in pista), le piscine al coperto, i centri benessere e termali. Ritornano le fiere, le sagre, i convegni, i parchi tematici e di divertimento, le sale bingo. Anche gli eventi sportivi che si tengono al chiuso sono aperti al pubblico e sono consentiti i banchetti dopo le cerimonie, dai matrimoni alle comunioni. Rimane obbligatorio indossare la mascherina sia all’aperto che al chiuso.

CONTAGI I dati sono molto confortanti: da tre settimane, infatti, i contagi sono sotto la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti. Negli ultimi 7 giorni, poi, l’incidenza è più che dimezzata, scendendo a 22 casi per 100mila abitanti. «Lo dobbiamo anche a tutti quelli che si sono vaccinati», ha commentato il governatore Attilio Fontana. Si è detto «fiero» che ieri «sono stari superati i 7 milioni di vaccini somministrati e il 73,8% di lombardi che hanno ricevuto o prenotato la prima dose, ovvero 6.650.000 cittadini».

ASTRAZENECA L’immunizzazione di massa è davvero decollata e per i giovani dai 12 ai 29 anni - che hanno aderito come sopra ogni più rosea aspettativa - nessun caso AstraZeneca a frenare il ritmo delle iniezioni. «Perché in Lombardia non gli viene somministrato», ha precisato Fontana.

Si predilige Pfizer o, in alternativa, Moderna.

RICHIAMO VACANZA Risolto anche il nodo dei richiami che potranno essere ricevuti nei luoghi di villeggiatura dopo l’ok del commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. «Noi siamo pronti ma dateci le dosi», hanno rimarcato dall’assessorato al Welfare. Il problema è “ritoccare” il portale di prenotazione in modo che si possa conoscere i turisti che verranno in Lombardia e segnalare alle altre Regioni i lombardi in arrivo per le vacanze.

RITMO Con oltre 101mila iniezioni al giorno la Lombardia raggiunge l’obiettivo di somministrare almeno una dose a tutti coloro che si sono prenotati «entro il 30 luglio». Ma non è da escludere di anticipare al 10 luglio, se si riuscisse a salire a 120mila punture giornaliere. Il che significherebbe giungere prima all’immunità di gregge: secondo uno studio della Bicocca, dovrebbe essere a fine agosto, ma già ora la Regione è «in sicurezza». Perché dicono dal Welfare, «la quota del 70% è considerata sufficiente a ridurre la replicazione del Covid».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Giugno 2021, 06:40
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