Comincia un’altra settimana di passione per chi viaggia con i treni. Il caldo rovente che non si placa e l’usura dei binari hanno mandato in tilt i trasporti. Trenord ha già cancellato, nell’ultima settimana, una media di 100 corse al giorno e altre rischiano di saltare. E da sabato scorso la società ha deciso per lo stop del passaggio dei convogli nel Passante ferroviario per «una rotaia fortemente usurata» che mette a rischio la sicurezza: la riapertura della circolazione potrebbe slittare ad agosto. I disagi si fanno pesanti per i pendolari che, sul piede di guerra, hanno dato vita a un’animata protesta, fra appelli alla Regione e una raccolta firme.
CAOS PASSANTE. Trenord ha rilevato consumi insoliti delle ruote dei treni, fino a 100 volte rispetto al normale, che l’hanno costretta a ritirare dall’esercizio 35 convogli, ora in manutenzione. «I tecnici hanno effettuato controlli agli impianti e hanno individuato la causa», ha spiegato la società. «Una rotaia tra Dateo e Porta Vittoria, molto usurata, provocava un attrito anomalo che “limava” le ruote dei treni». Gli ingegneri «considerano tale tratto incompatibile con il passaggio dei mezzi»: gli interventi di ripristino delle ruote dei convogli interessati sono già iniziati nei depositi di Milano Fiorenza e Novate Milanese. Si tratta di un’operazione laboriosa che difficilmente si potrà concludere in pochi giorni. Il rischio, quindi, è di una ripartenza ad agosto, anche se alcuni dei 35 mezzi danneggiati potrebbero essere rimpiazzati.
TRENI FERMI. Trenord ha cancellato, ogni giorno, circa 100 corse per l’ondata di calore apocalittica.
RABBIA & PETIZIONE. I motivi addotti da Trenord non placa la rabbia dei viaggiatori che esplode con veemenza: hanno lanciato la petizione «i pendolari meritano un servizio ferroviario serio» che ha già superato le duemila firme e continua a raccogliere consensi. Mentre 15 comitati di pendolari, compresi quelli di Gallarate, Busto Arsizio e Saronno, hanno firmato la lettera di protesta-appello diretta al governatore Attilio Fontana per chiedere «un cambio di rotta sulla gestione e supervisione del trasporto pubblico ferroviario regionale, reale e concreto».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Luglio 2022, 06:00
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