Treni cancellati e Passante in tilt, rivolta dei pendolari

Treni cancellati e Passante in tilt, rivolta dei pendolari

di Simona Romanò

Comincia un’altra settimana di passione per chi viaggia con i treni. Il caldo rovente che non si placa e l’usura dei binari hanno mandato in tilt i trasporti. Trenord ha già cancellato, nell’ultima settimana, una media di 100 corse al giorno e altre rischiano di saltare. E da sabato scorso la società ha deciso per lo stop del passaggio dei convogli nel Passante ferroviario per «una rotaia fortemente usurata» che mette a rischio la sicurezza: la riapertura della circolazione potrebbe slittare ad agosto. I disagi si fanno pesanti per i pendolari che, sul piede di guerra, hanno dato vita a un’animata protesta, fra appelli alla Regione e una raccolta firme.

CAOS PASSANTE.  Trenord ha rilevato consumi insoliti delle ruote dei treni, fino a 100 volte rispetto al normale, che l’hanno costretta a ritirare dall’esercizio 35 convogli, ora in manutenzione. «I tecnici hanno effettuato controlli agli impianti e hanno individuato la causa», ha spiegato la società. «Una rotaia tra Dateo e Porta Vittoria, molto usurata, provocava un attrito anomalo che “limava” le ruote dei treni». Gli ingegneri «considerano tale tratto incompatibile con il passaggio dei mezzi»: gli interventi di ripristino delle ruote dei convogli interessati sono già iniziati nei depositi di Milano Fiorenza e Novate Milanese.  Si tratta di un’operazione laboriosa che difficilmente si potrà concludere in pochi giorni. Il rischio, quindi, è di una ripartenza ad agosto, anche se alcuni dei 35 mezzi danneggiati potrebbero essere rimpiazzati.

TRENI FERMI.  Trenord ha cancellato, ogni giorno, circa 100 corse per l’ondata di calore apocalittica.

Perché? La maggior parte dei treni in circolazione «ha sistemi di condizionamento che si bloccano in autoprotezione al superamento dei 35 gradi - una temperatura più volte raggiunta nelle ultime settimane -  per cui sono richieste manutenzioni costanti e più frequenti del solito», dicono gli esperti. Inoltre, il calore estremo obbliga la motrice a sforzi superiori: «altra ragione per cui i tecnici sono tenuti a ulteriori controlli e operazioni di verifiche straordinarie». Da qui, la decisione - come avvenuto anche in Inghilterra per la stessa ragione - «di ridisegnare il servizio, con i convogli ridotti».

RABBIA & PETIZIONE. I motivi addotti da Trenord non placa la rabbia dei viaggiatori che esplode con veemenza: hanno lanciato la petizione «i pendolari meritano un servizio ferroviario serio» che ha già superato le duemila firme  e continua a raccogliere consensi.  Mentre 15 comitati di pendolari, compresi quelli di Gallarate, Busto Arsizio e Saronno, hanno firmato la lettera di protesta-appello diretta al governatore Attilio Fontana per chiedere «un cambio di rotta sulla gestione e supervisione del trasporto pubblico ferroviario regionale, reale e concreto».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Luglio 2022, 06:00
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