Esami in notturna, durante i weekend e le festività negli ambulatori degli ospedali. È il piano dell’assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, approvato dalla giunta di Palazzo Lombardia, «per ridurre le liste di attesa nella Sanità»: «La fase di sperimentazione di dodici mesi, che potrà certamente estendersi, partirà da domenica 1° maggio». L’obiettivo e quello di garantire un appuntamento per gli esami in tempi rapidi, superando il problema noto e serio delle attese di mesi.
ORARI LUNGHI Dalla Festa dei lavoratori, dunque, tutti gli ospedali e gli Irccs pubblici «dovranno obbligatoriamente individuare una o più sedi dove fissare con cadenza settimanale, da lunedì a venerdì, almeno un turno serale indicativamente dalle 20 alle 24; un turno prefestivo che potrebbe essere, sempre indicativamente il sabato pomeriggio, dalle 14 in poi; e un turno festivo di erogazione delle prestazioni di diagnostica per immagini con grandi attrezzature». L’allungamento degli orari, all’inizio della sperimentazione, interesserà tac, mammografie e risonanze magnetiche.
TICKET Ovviamente per gli utenti non cambierà nulla: perché anche in questi turni straordinari continueranno a pagare il solo ticket, sempre che sia dovuto nel caso specifico.
RICOVERI E PRIME VISITE La Regione sta facendo il possibile anche per ridurre le attese «sui ricoveri chirurgici non oncologici, le prestazioni di specialistica ambulatoriale per le prime visite e le prestazioni di specialistica ambulatoriale per quanto riguarda radiologia, neuroradiologia e medicina nucleare». «Abbiamo iniziato dai ricoveri chirurgici oncologici per poi passare alle altre aree», spiega Moratti. Dal 1° aprile, infatti, la Regione ha fissato un meccanismo di premialità o penalizzazione a carico della strutture ospedaliere basato proprio sui tempi di attesa più o meno lunghi della presa in carico dei pazienti oncologici. Ora lo stesso sistema sarà applicato anche per i ricoveri degli altri malati.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Aprile 2022, 15:14
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