Lella Costa al Carcano: «Vi racconto cento donne di valore che nessuno ricorda»

Lella Costa al Carcano: «Vi racconto cento donne di valore che nessuno ricorda»

di Ferruccio Gattuso

 È un catalogo lungo. A volte, però, l’elenco di grandi donne che hanno lasciato un segno benefico nel mondo è il risultato di una dimenticanza e di una distrazione. «Pigrizia mentale», la chiama Lella Costa e ci mette dentro uomini e donne. «Me stessa, prima di tutti». Ultima stoccata: «E poi, si vede che gli uomini sono più bravi nel marketing». Da domani approda al Carcano Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione, monologo scritto (con Gabriele Scotti) e interpretato dall’attrice milanese.

Cento donne storiche, raccontate ciascuna in un minuto: ma come fa?

«Gioco tra aneddoti, rivelazioni e, soprattutto, analogie. Creo legami tra una e l’altra, magari sfruttando una frase. Poi, qualche volta, la faccio più facile e vado di categorie: come le scienziate, ad esempio».

Da dove nasce l’idea?

«Da due amiche vere: Serena Dandini e Serena Sinigaglia. La prima mi ha ispirato col suo libro Il Catalogo delle Donne Valorose, dedicato a una trentina di donne speciali e dimenticate. Con l’altra Serena, bravissima regista, c’era invece tanta voglia di lavorare insieme. Ora, tra l’altro, ci ritroviamo alla direzione artistica del Carcano».

Il titolo della pièce?

«È di Emma Goldman, anarchica russa che, sulle prime, sostenne la rivoluzione russa.

Poi, con lucidità, seppe leggere nelle ombre del regime che ne nacque e lo inchiodò, anche con quella frase».

Qualche esempio dalla sua galleria femminile?

«Accanto ai geni riconosciuti, Marie Curie Nobel per la Fisica o la poetessa Emily Dickinson, cito Mary Anderson, che ha inventato il tergicristallo, Maria Telkes cui si devono i pannelli solari, la sconosciuta Alfonsiina Strada, prima donna a vincere il Giro d’Italia».

Quale storia l’ha stupita di più?

«Non sapevo che le prime due donne laureate al mondo furono italiane, tra il ‘600 e il ‘700. Lucrezia Corner, filosofa e teologa, non poté insegnare in quanto donna. Cosa che riuscì alla fisica Laura Bassi, a Bologna».

Un bilancio del nuovo Teatro Carcano da lei diretto?

«Usciamo dalla stagione della pandemia con un teatro in salute. La gente ha voglia di tornare a vedere spettacoli. Già dalla prossima stagione vogliamo trasformare il Carcano in un luogo aperto a eventi culturali anche extra teatrali. Tra gli spettacoli, invece realizzeremo per tre anni una marcia di avvicinamento alla messa in scena di El Nost Milan di Carlo Bertolazzi, dramma che debuttò proprio qui nel febbraio del 1893».


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Aprile 2022, 10:43
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