Milano, adesivi di plastica nella fessura della porta: così i ladri segnavano le case da svaligiare. Presa la banda dei georgiani

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La tecnica era collaudata: bastava infilare delle fascette di plastica trasparente nella fessura della porta e se nei giorni successivi la fascetta era sparita significava che i proprietari di casa erano rientrati. Viceversa, si poteva entrare in azione svaligiando interi appartamenti nel centro città.

Così agiva la banda sgominata oggi dalla polizia a Milano, che per mesi ha saccheggiato diverse abitazioni: 7 georgiani gravemente indiziati del reato di furto in abitazioni, oltre a un fermo d'iniziativa a carico di un cittadino egiziano, ricettatore professionale del gruppo criminale. Il provvedimento di fermo è stato emesso dal pm di Milano Francesca Crupi e dal procuratore aggiunto Laura Pedio.

L'indagine è nata a fine luglio quando gli investigatori hanno capito che il gruppo aveva preso di mira il centro di Milano, operando in modo seriale. Dopo aver individuato un primo sospettato, gli inquirenti, tramite le celle telefoniche e le intercettazioni hanno individuato tre auto che venivano noleggiate dai soggetti per compiere i loro crimini.

Sulle stesse sono quindi stati installati dei dispositivi per intercettazioni ambientali in modo da inquadrare le attività criminose messe a segno dai soggetti, individuati anche grazie all'uso delle telecamere.

Gli indagati, gravemente indiziati di diversi furti in appartamento nei quartieri Sempione, Città Studi e paesi dell'hinterland milanese, sono stati arrestati dagli uomini della seconda sezione della Squadra Mobile di Milano. In particolare, cinque di loro sono stati rintracciati presso i rispettivi domicili; due, invece, sono stati intercettati all'interno del parco di piazza Aspromonte, solito luogo di ritrovo del sodalizio georgiano. All'esito delle perquisizioni i georgiani sono stati trovati in possesso di chiavi alterate e grimaldelli,  monili in oro e argento occultati tra i generi alimentari all'interno del freezer, orologi e denaro contante per un totale di circa 15.000 euro. 

Nelle intercettazioni, i fermati sono stati sorpresi a dire che «la stagione era finita» quando i proprietari delle abitazioni rientravano dalle vacanze, facendo intuire l'intenzione di voler tornare poi nei loro Paesi.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Ottobre 2020, 13:15
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