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In Italia dal 2007, Shirley aveva vissuto prima in Sicilia, poi a Milano: aveva una figlia di 26 anni nelle Filippine, il Paese di cui era originaria. Il compagno ha detto di aver sperato fino all’ultimo che la donna potesse salvarsi, ma alla fine non c’è stato niente da fare. Almeno in 60 sono passati in ospedale per stare vicini alla famiglia: «Le piaceva essere sempre in ordine ed elegante, era deliziosa, tranquilla, delicata. Amava stare con i bambini, al parco giocava con loro, la famiglia per cui lavorava la adorava», le parole di Christian.
IL POST DEL SINDACO Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, su Facebook, ha scritto un post sull'incidente, parlando di Shirley come «una donna straordinaria, grande lavoratrice e estremamente affidabile. Mi ha colpito in particolare il racconto della famiglia italiana presso la quale lavorava e dell'affetto che tale racconto esprimeva.
Una storia come tante, una donna immigrata che svolgeva con dedizione uno di quei lavori che sembrano ormai destinati solo a queste persone che vengono da lontano».
All'indomani del terribile scontro, ha aggiunto Sala, «sono profondamente addolorato e sono conscio di dover fare sempre tutto il possibile per garantire ai miei concittadini quelle condizioni di vita dignitosa e sicura che meritano. E di sentirmi pienamente responsabile quando ciò non avviene. A nome di Milano esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e a tutta la comunità filippina».
Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Dicembre 2019, 15:44
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