Milano, 50 immigrati circondano una volante e mandano due agenti in ospedale

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di Loris Alba
È successo nella periferia Est di Milano. Un gruppo di immigrati in rivolta del centro accoglienza straordinaria per richiedenti asilo di via Aquila ha letteralmente assediato una volante della polizia e due agenti sono finiti in ospedale con un braccio rotto.

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Stando alle ricostruzioni, tutto dovrebbe essere iniziato domenica pomeriggio intorno alle 14,30. Un'ambulanza è entrata nel centro per aiutare un migrante di 19 anni sentitosi male dopo lo scoppio di un incendio, probabilmente generato da un cortocircuito.

Gli operatori del 118 hanno quindi immediatamente avvertito i vigili del fuoco che, arrivati sul posto, hanno visto due ragazzi che cercavano di aiutare il giovane spaccando le finestre della stanza.

Poco dopo uno degli immigrati del centro avrebbe lanciato dei sassi contro il il mezzo dei vigili del fuoco. Due agenti alla guida di una volante di passaggio lo hanno subito arrestato ma sono stati immediatamente circondati da una cinquantina di immigrati che avevano intenzione di difendere l'arrestato.

Lo scontro si è concluso solo dopo l'intervento di altre volanti e dei carabinieri e 7 persone (3 gambiani, 2 senegalesi, un maliano e un immigrato della Costa d'Avorio) sono state arrestate per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Otto persone sono finite al pronto soccorso del Niguarda perché intossicate, mentre il 19enne e un altro ospite del centro sono state portate in codice giallo. I due agenti a bordo della volante, trasportati in ospedale, hanno riportato fratture per le quali è stata necessaria ingessatura.
Nel frattempo, il centro è stato chiuso dai vigli e 45 immigrati ora si trovano nella ex caserma Mancini di via Corelli.



«Se non si interviene a livello normativo prevedendo ed applicando una pena severa alla condotta criminosa, chiunque in questo Paese potrà speronare una volante, distruggerla, accerchiare uomini in divisa, mandarli in ospedale o peggio, ucciderli. A questo gioco al massacro non ci stiamo». Queste le parole di Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia ( Sap), a commento dell'ennesimo episodio di aggressione ai danni delle forze dell'ordine. 




 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Agosto 2019, 14:23
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