L’accoglienza dei profughi ucraini non è solo offrire un tetto, ma anche una serie di servizi. Dai tamponi per diagnosticare il Covid ai vaccini, fino allo screening sanitario. Dalle informazioni all’orientamento, fino alla “registrazione” dei profughi ucraini. E anche un po’ di sollievo per i bimbi, con giochi e svago. Da oggi è operativo giorno e notte l’hub in via Mortirolo, nel sottopasso accanto alla Stazione Centrale, per tutte le procedure di primissima ospitalità e di “smistamento” dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Lo spazio per i tamponi, invece, sarà attivo dalle 8 alle 20 da lunedì a sabato. A coordinare ci sono gli uomini di Protezione civile e Fondazione progetto Arca, mentre l’Asst Fatebenefratelli-Sacco e l’esercito gestiranno operativamente il centro.
I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA «Siamo a circa 11mila arrivi attualmente in Lombardia, ma si tratta di un dato che continua a crescere di ora in ora», ha dichiarato, ieri, alla presentazione dell’hub, l’assessore regionale al Territorio, Pietro Foroni. «Al momento, circa l’80% dei profughi ha trovato un alloggio una presso amici o parenti», ma presto la Lombardia dovrà dare accoglienza a coloro che non hanno un appoggio, soprattutto mamme con bambini e tanti minori non accompagnati.
RETE SANITARIA Oltre all’accoglienza c’è anche il tema sanitario: i profughi devono fare un tampone e occorre conoscere la loro situazione vaccinale complessiva, soprattutto sul fronte della profilassi anti-Covid, dato che la pandemia è ancora in corso. «Soltanto i 35% delle popolazione Ucraina è vaccinata contro il Covid - ha precisato l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti - Per questo motivo, ci siamo immediatamente attivati con i punti tampone e vaccini»
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Marzo 2022, 09:50
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