«Milano è già green. Abbiamo avviato la rivoluzione della mobilità elettrica e i primi risultati si toccano con mano». Così l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli illustra «i passi da giganti compiuti in pochi anni, perché la conversione all'elettrico reca benefici a tutti, sia alla salute dei cittadini sia all'economia», spiega. «Aiuterà Milano a ripartire dopo la battaglia contro il Covid, perché è un settore che porterà investimenti, se la città saprà essere competitiva, e posti di lavoro».
Da dove è partita la rivoluzione verde?
«Dai mezzi pubblici: dal 2019 ad oggi abbiamo messo in circolazione 70 nuovi filobus elettrici, 60 autobus green, 3 a idrogeno e 150 ibridi. Il nostro obiettivo è, nel 2030, una flotta interamente pulita con quattro depositi per le ricariche».
Sul fronte dei mezzi in dotazione alle società partecipate?
«I piccoli mezzi di Amsa per la pulizia di strade, piazze, giardini sono, per esempio, elettrici, così come le auto di servizio. Idem per quelle di Metropolitana Milanese».
Riflettori puntati anche sulla micromobilità a batteria?
«Certamente.
Bisogna ora incentivare l'acquisto di elettrico da parte di privati.
«A luglio abbiamo aperto un bando da 8milioni 500mila euro per distribuire incentivi a coloro che si rinnovavano, acquistando mezzi poco inquinanti: il 40% delle domande era di chi prediligeva quelli elettrici, dalla bici alle macchine».
Occorrono poi le colonnine di ricarica in città?
«Sono circa 400, con l'obiettivo di arrivare a mille nel 2021».
Come aumentarle?
«Il Piano aria, in via di approvazione, prevede che ogni benzinaio, entro il 1° gennaio 2022, garantisca almeno una colonnina».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Novembre 2020, 09:53
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