Da Villaggio olimpico a campus universitario e quartiere residenziale. Cambieranno gli abitanti ma non la vocazione che sarà green e per i giovani. Si chiamerà Parco Romana. È tutta orientata allo sviluppo verde e sostenibile la rigenerazione dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, gigantesca area acquistata per 180 milioni da Coima, Covivio e Prada e che sarà completamente riqualificata dopo aver ospitato il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026. Il masterplan presentato ieri firmato da un team guidato dalla londinese Outcomist si chiama infatti Parco Romana, con gli edifici che al momento sono previsti soprattutto in legno, per ospitare anche 10mila persone al giorno. Una metà circa saranno uffici, in una zona meridionale il cui rilancio è stato avviato dalla Fondazione Prada che sulle ceneri di una ex distilleria ha costruito uno dei centri più importanti dell’arte contemporanea europea. Poi sorgeranno residenze universitarie. L’idea forte e verde è quella di una “foresta sospesa” che collegherà l’est con l’ovest e un grande parco verde che connetterà, invece, il nord e il sud. La cosiddetta foresta sospesa è stata pensata come una lunga linea verde, una highline che passerà sopra i binari consentendo ai visitatori di attraversare lo scalo, sull’esempio della strepitosa highline di New york. Un grande camminamento sopra la ferrovia. «Dobbiamo verificare la fattibilità tecnica. La foresta consentirà di rendere i ponti nord-sud non solo dei cavalcavia ma dei passaggi armoniosi dove si potrà passeggere di qua e di là dall’ex Scalo», ha spiegato l’architetto Carlo Ratti del team dei progettisti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Aprile 2021, 09:03
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