Parco Romana green e young: come sarà la cittadella olimpica dopo Milano-Cortina 2026

Parco Romana green e young: come sarà la cittadella olimpica dopo Milano-Cortina 2026

di Giulia Salemi

Da Villaggio olimpico a campus universitario e quartiere residenziale. Cambieranno gli abitanti ma non la vocazione che sarà green e per i giovani. Si chiamerà Parco Romana. È tutta orientata allo sviluppo verde e sostenibile la rigenerazione dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, gigantesca area acquistata per 180 milioni da Coima, Covivio e Prada e che sarà completamente riqualificata dopo aver ospitato il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026. Il masterplan presentato ieri firmato da un team guidato dalla londinese Outcomist si chiama infatti Parco Romana, con gli edifici che al momento sono previsti soprattutto in legno, per ospitare anche 10mila persone al giorno. Una metà circa saranno uffici, in una zona meridionale il cui rilancio è stato avviato dalla Fondazione Prada che sulle ceneri di una ex distilleria ha costruito uno dei centri più importanti dell’arte contemporanea europea. Poi sorgeranno residenze universitarie. L’idea forte e verde è quella di una “foresta sospesa” che collegherà l’est con l’ovest e un grande parco verde che connetterà, invece, il nord e il sud. La cosiddetta foresta sospesa è stata pensata come una lunga linea verde, una highline che passerà sopra i binari consentendo ai visitatori di attraversare lo scalo, sull’esempio della strepitosa highline di New york. Un grande camminamento sopra la ferrovia. «Dobbiamo verificare la fattibilità tecnica. La foresta consentirà di rendere i ponti nord-sud non solo dei cavalcavia ma dei passaggi armoniosi dove si potrà passeggere di qua e di là dall’ex Scalo», ha spiegato l’architetto Carlo Ratti del team dei progettisti.

Mentre il parco verde «permetterà finalmente di connettere il nord e il sud della città che oggi sono separate dallo scalo ferroviario». In altre parole la grande area verde servirà a connettere l’area della Fondazione Prada a sud con piazzale Lodi, accanto alla quale sorgerà il cosiddetto “Distretto Lodi” con una grande piazza pubblica su più livelli. Il Villaggio Olimpico, che ospiterà gli atleti per le Olimpiadi invernali 2026 e che verrà ricovertito dopo i giochi olimpici in uno studentato, sorgerà invece nel lato sud-ovest: il progetto preliminare verrà elaborato nelle prossime settimane e diventerà parte integrante del masterplan. Secondo le prime stime, l’area dello Scalo riqualificato «per la parte dedicata agli uffici ospiterà cinquemila persone, mentre l’intera area potrebbe arrivare a contenerne 10mila», ha precisato Alexei Dal Pastro, ad Italia di Covivio. «Auspico diventi un quartiere per i giovani», ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala. «Nel primo ventennio di questo secolo lo sviluppo dei nuovi progetti urbanistici si è concentrato verso Nord, ma nel periodo che verrà la città si svilupperà molto verso Sud», ha aggiunto Sala. «Il percorso che comincia ora incarna uno dei capisaldi della nostra visione dei Giochi: circolo virtuoso tra sostenibilità e lascito di un’infrastruttura per le generazioni future», conclude Vincenzo Novari, ad della Fondazione Milano-Cortina 2026. Ora il masterplan sarà sottoposto a una consultazione pubblica e solo dopo sarà definitivo.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Aprile 2021, 09:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA