Meno incidenti e meno vittime, ma 1 scontro su 7 dovuto all’alcol

A Milano meno incidenti e meno vittime, ma 1 scontro su 7 dovuto all’alcol

di Simona Romanò

Meno sangue sulle strade di Milano. Sono meno gli incidenti stradali e i morti coinvolti sulle arterie milanesi, che appaiono più sicure: basti dire che si è passati da 120 a 34 vittime in vent’anni. Cresce, però, il peso di alcol e droga che sono le cause, rispettivamente del 10% e del 3% degli impatti. A seguire, c’è la disattenzione come la “dipendenza” dal cellulare. Secondo i dati Aci-Istat, sia in Italia che a Milano gli incidenti sono in costante diminuzione da vent’anni, «con un calo record nel 2020 (4.856 quelli registrati nel capoluogo lombardo)» per merito delle restrizioni anti-Covid che, fra lockdown e zone rosse, hanno limitato la mobilità, costringendo le famiglie a stare in casa.

IL TREND. Nel 2021, in città, sono stati accertati 7.464 sinistri, contro i 18.026 del 2001 e gli 11.604 del 2011. Sono 34 i decessi per tragici scontri, contro i 120 del 1991: un trend che riflette la tendenza nazionale dove i 151.875 scontri dello scorso anno sono lontani dal picco di 265.402 del 2002; come le ultime 2.875 vittime (l’83% dei quali sono uomini) rispetto le oltre 7mila dei primi anni 90 quando si parlava soprattutto delle famigerate stragi del sabato sera.

IDENTIKIT VITTIME. Le principali categorie coinvolte sono automobilisti, motociclisti e pedoni. E recentemente si conta un’elevata incidentalità dei monopattini, che sono i nuovi mezzi delle micro mobilità cittadina, utilizzati per brevi spostamenti.

ALCOL E DROGA. La domanda che ci si pone a ogni tragedia, per lo più nelle notti del weekend, è sempre la stessa: qualcuno era ubriaco oppure alterato da sostanze stupefacenti? Sui 7.461 incidenti rilevati l’anno scorso, circa 746 ha visto coinvolti conducenti che hanno alzato il gomito e circa 223 che hanno fatto uso di droga. «Dati molto significativi, perché abbiamo rilevato i primi campanelli di allarme: nonostante la mobilità ridotta, si è visto un aumento delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza e quelle per positività agli stupefacenti», ha sottolineato Paolo Redaelli, segretario della commissione Mobilità di Aci Milano. «Ora dobbiamo agire di conseguenza con le campagne di sensibilizzazione mirate», ha aggiunto.

STRAGI. Il periodo nero, per l’elevatissimo numero di vittime lungo le strade, coincide con gli anni 70: «Da allora le tecnologie hanno fatto un passo da gigante, fra airbag, cinture di sicurezza, abs, dispositivi anti sbandamento e sono migliorate le infrastrutture», ha quindi spiegato Redaelli. «È comunque sempre l’uomo il principale responsabile per le troppe disattenzioni, fra la mania di utilizzare il cellulare e “smanettare” anche sulle consolle delle macchine, perché basta un istante per schiantarsi».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Settembre 2022, 06:00
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