Milano, assalto al 118: 1800 chiamate al giorno per caldo e Covid

Milano, assalto al 118: 1800 chiamate al giorno per caldo e Covid

di Simona Romanò

Colpi di calore, svenimenti, abbassamenti di pressione. Nessuno è immune dai malori per il caldo che sta mettendo a dura prova i milanesi. Sempre più cittadini chiedono aiuto al 118, il cui centralino è rovente nonostante siano iniziate le prime settimane di vacanza e le strade siano sempre più vuote. «Si parla di una media di 1.800 richieste di soccorso sanitario al giorno dallo scorso giugno ad oggi, fra Milano, Monza e Brianza, contro le 1.500 dello stesso periodo degli anni 2019-2020-2021, quindi anche in piena pandemia», sottolinea Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). Ovviamente, ad ogni chiamata non corrisponde l’uscita di un’ambulanza né un trasporto in ospedale, «ma c’è oggettivamente un carico di lavoro molto più elevato».

CALDO & COVID

Il boom di telefonate ha «due diverse motivazioni», spiegano gli operatori: «da una parte le temperature estreme rispetto alla media stagionale con picchi di oltre 39 gradi, dall’altro la prevalenza di pazienti Covid più alta rispetto a quella degli anni precedenti, quando il virus dava una tregua almeno in estate». Quest’anno, invece, l’impennata di contagi  è stata una brutta sorpresa. La gestione di questa ondata di calore africano si unisce a quella della variante Omicron 5 in una sfida su due fronti.

SOS 38 GRADI

La calura insopportabile è comunque la prima causa di malori, «perché provoca un fortissimo disagio e danni per il fisico che non recupera, perché ormai è circa un mese che l’anticiclone africano staziona sulla nostra città», dicono gli esperti di Arpa.

Che consigliano «ai soggetti più a rischio, come bambini e anziani, donne incinte, asmatici o con patologie polmonari e cardiache, di evitare le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, dalle 12 alle 16».

SOCCORSI 

La popolazione più frequentemente soccorsa, per motivi non traumatici, «è quella fragile, ovvero over 65 anni affetti da patologie croniche», soprattutto se vivono da soli. I soccorritori devono aiutare perlopiù gli anziani disidratati e sofferenti. Ma anche i più giovani sono colti da cali di pressione e svenimenti improvvisi. E i bambini, per colpa dell’eccessiva aria climatizzata, sono vittime di raffreddori e bronchiti con febbre alta.

PREVISIONI METEO

Secondo Arpa Lombardia, da stasera ci dovrebbe essere una tregua, molto più significativa domani «grazie all’arrivo di rovesci  a carattere temporalesco.


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Luglio 2022, 06:05
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