Milano-Cortina 2026: Palaitalia e Villaggio olimpico, i Giochi prendono slancio

Milano-Cortina 2026: Palaitalia e Villaggio olimpico, i Giochi prendono slancio

di Giovanni Migone
Un anno fa un urlo di gioia del team del Belpaese sanciva la vittoria del tandem Milano-Cortina a Losanna: era il 24 giugno 2019 l'Italia si era aggiudicata i Giochi invernali 2026.
Adesso, un anno e una pandemia dopo, si fanno i conti con i lavori in corso. Sei anni  possono sembrare tanti, ma gli investimenti e i cantieri, come ha anche sottolineato il governatore Attilio Fontana, «sono adesso».
E allora, secondo tradizione, Milano e la Lombardia non se ne stanno coi man in man. Il Villaggio Olimpico allo Scalo di Porta Romana e il Palaitalia, la grande arena a Santa Giulia, procedono secondo programma. Per quanto riguarda il villaggio che ospiterà oltre millequattrocento atleti da tutto il mondo, è arrivato da poco tempo il via libera dalla Lombardia allo schema di accordo con Comune e FS-Sistemi Urbani per la realizzazione delle strutture ricettive. Tradotto: via alla seconda fase di gara per i 187mila metri quadrati dell’ex scalo. A marzo si era conclusa la prima fase, che aveva visto la partecipazione di numerosi operatori nazionali e internazionali, mentre ora FS potrà iniziare a raccogliere la presentazione di offerte di vendita non vincolanti. Seguirà infine l’ultimo atto, con la consegna delle offerte vincolanti. L’aggiudicatario dovrà poi occuparsi della costruzione del villaggio che, dopo i Giochi, sarà riconvertito in studentati e progetti di housing sociale per un’occupazione del 30% circa dell’area, mentre il resto dovrebbe restare a verde. Nessun rendering ancora, ma il progetto sembra orientato verso cinque palazzi di massimo sette piani, a cui si dovrebbero aggiungere le strutture provvisorie per i mesi olimpici.
Anche sul fronte Santa Giulia, i passi avanti sono più burocratici che concreti.
Il Palaitalia, che ospiterà le gare di hockey, ha visto nelle scorse settimane la pubblicazione sul sito del Comune dei documenti relativi al rapporto ambientale e alla variante al Piano Integrato di Intervento Rogoredo Montecity. Si tratta di un passaggio tecnico ed obbligato che però consente a Palazzo Marino di proseguire verso l’atteso traguardo, ossia l’approvazione della variante. «Un passaggio», aveva commentato l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran, «che dà il via a una nuova fase per il quartiere Santa Giulia, sanando finalmente una ferita e portando servizi importanti». Oltre alla grande struttura da 16mila posti, la variante prevede anche la realizzazione di un grande polmone verde attrezzato di circa 362mila mq, nuove scuole di ogni grado e la metrotranvia di collegamento tra la stazione di Rogoredo e la fermata della M4 Forlanini.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Giugno 2020, 07:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA