Milano, Baires: più pista, meno posti. Al via l'ampliamento della ciclabile

Baires: più pista, meno posti. Al via l'ampliamento della ciclabile

di Simona Romanò

La pista ciclabile di corso Buenos Aires si allarga, cancellando i posti auto. Ma i marciapiedi saranno più larghi e le carreggiate delle auto più ampie. I lavori per cambiare il look alla ciclabile della discordia, bocciata dai commercianti di una delle arterie dello shopping più animate, partiranno ad agosto, nel tratto tra piazza Oberdan e viale Tunisia. Disegnata sull’asfalto, in fretta e furia dopo la pandemia, per facilitare le bici, come alternativa ai mezzi pubblici e alle auto, sarà ora più protetta. Ad annunciare l’avvio dei cantieri è il sindaco Giuseppe Sala: «Il sogno è avere un tratto protetto rettilineo».

A spiegare nei dettagli i cambiamenti è il padre della rete di oltre 35 chilometri di ciclabili realizzate in tempo di Covid, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli: «Allargheremo i marciapiedi e a fianco ridisegneremo la ciclabile ampia 2,8 metri e protetta dai cordoli. Anche la corsia veicolare sarà più ampia per avere meno ingorghi. Per fare ciò, elimineremo la sosta, che rimarrà solo per taxi, alberghi, qualche moto; tutti posteggi, anche quelli per residenti, oltre ai carichi e scarichi, finiranno nelle vie laterali e nei nuovi box interrati, come in via Zarotto».

Un cambiamento epocale: per corso Buenos Aires scatta la “fase 3”, per renderlo «più frequentato, con tutti i suoi negozi e i bar, anche da ciclisti e pedoni che avranno i loro spazi». L’idea è creare un’arteria di passeggio. E la ciclabile è il fulcro del progetto: è la più utilizzata in città, «percorsa da 9.000 bici al giorno, 9 al minuto».

Insorgono i negozi: «Fa male al traffico e agli affari». Per il segretario generale di Confcommercio Marco Barbieri, «i negozianti devono essere coinvolti nelle decisioni: prima di investire nelle piste ciclabili, forse la priorità dovrebbe essere il potenziamento della rete elettrica». Granelli è convinto che, alla fine, «saranno soddisfatti». Ricorda i commercianti di via Dante e corso Vittorio Emanuele che, «dopo le proteste, hanno beneficiato dell’isola pedonale».


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Giugno 2021, 11:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA