Shopping a domicilio, a Milano piace anche ai commercianti: un terzo consegna con le app

Shopping a domicilio, a Milano piace anche ai commercianti: un terzo consegna con le app

di Simona Romanò

 Passione delivery per bar, ristoranti, boutique, supermarket. Un negoziante su tre, a Milano, consegna direttamente a domicilio e usa le app per portare la merce ai propri clienti: dall’acqua al caricabatterie, dai prodotti beauty ai pannolini, ai regali last minute. È quanto emerge dall’ultima indagine realizzata, in città, da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con Glovo Italia (la più grande app di consegne a domicilio multi-categoria in Italia). È finita l’epoca in cui i commercianti vedevano l’ecommerce come fumo negli occhi, considerandola concorrenza sleale: un nuovo modo di fare shopping che svuotava il negozio “fisico”. Dalla pandemia, che ha costretto alle chiusure forzate, alle restrizioni e ha scatenato, in molti cittadini la paura ad uscire di casa per il rischio di contrarre il Covid, «l’online viene visto come un valore aggiunto, perché fa acquisire nuovi clienti». E “fidelizza” quelli un po’ pigri che, nonostante la fine dell’emergenza sanitaria, si sono abituati ad acquistare sul web per poi attendere comodamente il pacco nella propria abitazione.

BOOM CONSEGNE Il settore che più si appoggia al servizio di delivery, collaborando con le piattaforme, è la ristorazione, con il 62% del campione di 436 intervistati tra maggio e giugno 2022; a seguire, il grocery (alimentari e supermercati) al 36% e il retail (gli altri negozi) al 20%.

Tra i vantaggi, secondo gli operatori contattati, ne spiccano due: l’ampliamento della clientela (per 49%) e la maggior visibilità per il punto vendita (22%).

NUOVA TENDENZA «Durante la pandemia un qualunque negoziante si è dovuto rendere conto che, essendo chiuso, per poter stare sul mercato doveva iniziare a fare ecommerce. Ecco perché durante il lockdown c’è stato il picco di questa collaborazione, ma con le prime riaperture è rimasta», spiega Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio. «Se digitale e negozio “fisico” erano percepiti come realtà distinte e spesso in contrasto, oggi sono sempre più strumenti integrati, perché Milano sa cogliere immediatamente le opportunità».

FATTURATO & DELIVERY Per quanto riguarda l’incidenza dell’utilizzo del delivery sui ricavi, il 35% dei commercianti dichiara che «il fatturato è influenzato per un 21-30%; secondo l’11% per un 31-50% e secondo il 4% per oltre il 50%». Da qui, la necessità di migliorare il servizio. Come? Il 37% degli intervistati darebbe dei bonus per le performance ottenute, il 20% vorrebbe maggiore capillarità in alcune aree e il 16% accorciare i tempi di consegna.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Settembre 2022, 06:50
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