È il bilancio degli autovelox milanesi, da gennaio al 4 maggio scorso, emerso da un’interrogazione presentata dalla consigliera d’opposizione Silvia Sardone (Lega) alla vicesindaco con delega alla Sicurezza Anna Scavuzzo. Nonostante lockdown e restrizioni causa Covid, che hanno tolto parecchie auto dalla circolazione, i guidatori che si credono piloti di Formula 1 sono stati tanti. «In quattro mesi gli ultimi autovelox installati dal Comune hanno emesso 57.756 sanzioni, praticamente 465 al giorno», dichiara Sardone. «Ma il numero totale degli accertamenti è ancora più alto se si considerano tutti i dispositivi cittadini: 82.332 verbali, ovvero oltre 660 al giorno».
Torna alla ribalta il dilemma: sono strumenti per fare cassa? Oppure garantiscono strade più sicure? Per la Sardone sono «trappole mangiasoldi». Per il Comune «sono dispositivi per la sicurezza stradale» e l’obiettivo è «monitorare non solo le arterie di scorrimento veloce, ma anche i punti critici nei quartieri dove le auto sfrecciano», quindi, in mezzo alle case. Nelle strade urbane occorre l’ok delle prefettura: lo scorso 22 dicembre Palazzo Marino ha chiuso la gara d’appalto per la fornitura di altri 10 nuovi occhi elettronici.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Luglio 2021, 09:17
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