Milano, Velox: 660 multe al giorno. In quattro mesi 82.325 sanzioni, il record sul cavalcavia del Ghisallo

Velox, 660 multe al giorno. In quattro mesi 82.325 sanzioni, il record sul cavalcavia del Ghisallo

di Simona Romanò

Occhio agli autovelox. Con 17.428 multe in quattro mesi è quello sul cavalcavia del Ghisallo (limite dei 70 chilometri orari) a detenere il record di automobilisti puniti, perché dal piede pesante sull’acceleratore. A seguire c’è il velox in via dei Missaglia (limite dei 50 Km/h) con 10.070 sanzioni. Non va meglio in via Palmanova (70 km/orari), via Chiesa Rossa (50 km/orari), viale Enrico Fermi (70 km all’ora) con oltre 5 mila contravvenzioni.

È il bilancio degli autovelox milanesi, da gennaio al 4 maggio scorso, emerso da un’interrogazione presentata dalla consigliera d’opposizione Silvia Sardone (Lega) alla vicesindaco con delega alla Sicurezza Anna Scavuzzo. Nonostante lockdown e restrizioni causa Covid, che hanno tolto parecchie auto dalla circolazione, i guidatori che si credono piloti di Formula 1 sono stati tanti. «In quattro mesi gli ultimi autovelox installati dal Comune hanno emesso 57.756 sanzioni, praticamente 465 al giorno», dichiara Sardone. «Ma il numero totale degli accertamenti è ancora più alto se si considerano tutti i dispositivi cittadini: 82.332 verbali, ovvero oltre 660 al giorno».

In via Ferrari, nel 2021, sono stati 4.244; 3.816 in viale Famagosta e 3.443 in via Parri; in viale Monte Ceneri 2.187 e 382 in viale Serra. Si parla comunque di un calo rispetto all’era pre-pandemia, a dimostrazione che milanesi e pendolari sono più attenti. Infatti, gli accertamenti nel 2019 erano stati allora 371.535, ovvero più di mille verbali ogni 24 ore (a fronte delle 660 di ora).

Torna alla ribalta il dilemma: sono strumenti per fare cassa? Oppure garantiscono strade più sicure? Per la Sardone sono «trappole mangiasoldi». Per il Comune «sono dispositivi per la sicurezza stradale» e l’obiettivo è «monitorare non solo le arterie di scorrimento veloce, ma anche i punti critici nei quartieri dove le auto sfrecciano», quindi, in mezzo alle case. Nelle strade urbane occorre l’ok delle prefettura: lo scorso 22 dicembre Palazzo Marino ha chiuso la gara d’appalto per la fornitura di altri 10 nuovi occhi elettronici.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Luglio 2021, 09:17
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