Milano, barriere anti furbetti nelle metropolitane, che scavalcano senza pagare: si comincia con la linea 1

Milano, barriere anti furbetti nelle metropolitane, che scavalcano senza pagare: si comincia con la linea 1

di Simona Romanò

 È lotta dura a chi non paga il biglietto in metropolitana. Atm ha infatti installato i primi blocchi anti-evasori alle uscite di sicurezza. Il piano è partito dalle fermate della M1 più «problematiche in viale Monza, ovvero Pasteur e Precotto, dove spesso le uscite di sicurezza erano aperte», dicono dall’azienda che gestisce il trasporto pubblico milanese. Una misura che dovrebbe scoraggiare i furbetti senza ticket, che riescono a entrare in metrò senza pagare, e poi a sgattaiolare fuori, dopo il viaggio, spesso indisturbati, proprio dalle uscite di sicurezza nel mezzanino.  

PIANO ANTI-EVASIONE S’annuncia il giro di vite contro chi viaggia a sbafo. «Con Pasteur e Precotto siamo solo all’inizio, perché i blocchi alle uscite di sicurezza saranno predisposti gradualmente anche nelle altre fermate, a partire da tutte quelle della  Rossa», confermano  da Atm. Poi, si proseguirà sulle altre linee sotterranee. Si dice «soddisfatto» Michele Albiani, presidente della commissione Sicurezza di Palazzo Marino, che aveva sollevato la questione dell’evasione sui mezzi pubblici in una recente audizione: «Si tratta di affermare un principio di equità. Con le difficoltà di bilancio del Comune e di Atm, impedire comportamenti da furbetti consente di recuperare risorse per aiutare coloro che realmente hanno difficoltà economiche e meritano le esenzioni».

Inoltre, «è un esempio civico anche per i passeggeri e le famiglie che pagano regolari abbonamenti».

A SCROCCO Secondo l’ultimo bilancio di luglio, l’evasione tariffaria in metropolitana, nonostante i tornelli, è aumentata con l’emergenza sanitaria, passando dall’1% (percentuale fisiologica come nelle altre metropoli europee) al 4%; molto più alta sui mezzi di superficie dove, fra tram e bus, si attesta, intorno all’11%.

SALTA TORNELLI Il boom di trasgressori, secondo la società, è dovuto alle cattive abitudini apprese durante il biennio della pandemia quando, in base ai vari decreti ministeriali, non potevano essere effettuati controlli. L’unica regola riguardava distanziamento. Lo stop delle verifiche per molti passeggeri è stata una manna dal cielo. Ed ecco che, in metrò, i saltatori dei tornelli hanno escogitato varie tecniche, più o meno atletiche, per oltrepassare i varchi ed entrare di straforo. Ora però Atm vuole riportare le regole e contrastare l’evasione con «un piano ben strutturato»: innanzitutto sono ripresi a circolare i controllori. La multa per gli evasori resta invariata: 39 euro se pagata subito, 54 entro cinque giorni, 70 dopo 60.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Dicembre 2022, 06:50
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