Milano, escalation aggressioni ai dipendenti Atm. Venerdì sciopero nazionale

Milano, escalation aggressioni ai dipendenti Atm. Venerdì sciopero nazionale

di Simona Romanò

Non c’è tregua per i dipendenti Atm. Sono ancora (l’avverbio è proprio adatto) vittime di aggressioni: conducenti, controllori, capistazione. L’ultimo caso risale a venerdì. Ai tornelli della stazione Affori Centro della M3 naso spaccato per un controllore Atm di 36 anni che ha provato a fermare un ragazzo nordafricanointento a  scavalcare senza pagare. E che poi è scappato.  I sindacati parlano di «situazione allarmante» e per venerdì Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro hanno proclamato uno  sciopero nazionale di otto ore «in considerazione delle ripetute violenze». Solo durante l’estate sono stati tredici gli episodi, avvenuti sui mezzi di  superficie o in  metropolitana. Una frequenza che rende più che mai necessaria la riunione convocata dal prefetto Renato Saccone domani pomeriggio: al tavolo siederanno Atm, sindacati e forze dell’ordine, per studiare una strategia.

  ALLARME E SCIOPERO «La situazione è insostenibile, è uno stillicidio. Ecco il motivo dello sciopero», commenta Angelo Piccirillo, segretario generale Filt-Cgil Milano. «Quando non sono botte, sono insulti e minacce che non vengono denunciate e, quindi, non rientrano nelle statistiche, ma segnano una ferita nello spirito dei lavoratori che hanno paura anche a controllare un evasore.

Ma, nonostante i timori, continuano a svolgere il proprio dovere». Secondo i dati presentati in prefettura, ad agosto, «sono 50 le aggressioni nel corso del 2022», aggiunge Piccirillo. «Sono solo la punta dell’iceberg perché non sono considerate le intimidazioni e le parolacce». Per i sindacati è diventato un «problema di ordine pubblico». E a stupire è l’accresciuto livello di pericolosità.

ESCALATION VIOLENZA Il pestaggio di venerdì ad Affori(su cui sta indagando la polizia) è l’ultimo in ordine di tempo. Un altro, è  andato in scena il 26 agosto, alla fermata Loreto della linea rossa: sempre un passeggero senza biglietto ha insultato una dipendente Atm di 41 anni, per poi schiaffeggiarla e minacciarla: «Ti ammazzo». Il 2 luglio, poi, sono stati due i raid: nel mezzanino di Bonola uno degli addetti ai controlli ha provato a fermare un giovane che non aveva timbrato il ticket e si è preso due pugni. Nel mezzanino di Montenapoleone, invece, dopo una rissa in banchina, alcune donne si sono avvicinate al gabbiotto chiedendo all’agente di chiamare la Polizia: quando si è rifiutato, hanno bruciato dei fogli come minaccia. Solo la reattività dell’operatore ha impedito alle fiamme di estendersi. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Settembre 2022, 09:43
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