Milano, l'assessore alla Sicurezza Granelli: «Gang e violenze su donne, l’allarme si sposta in centro»

Milano, l'assessore alla Sicurezza Granelli: «Gang e violenze su donne, l’allarme si sposta in centro»

di Simona Romanò

«I reati sono in diminuzione. Però ci sono due  emergenze: l’aumento della violenza sulle donne e l’aggressività dei ragazzi». L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, interpellato da Leggo, fa il punto su Milano. Perché, dopo i fatti di cronaca nera, da inizio anno, ci si chiede se la città sia sicura.

Assessore, iniziamo dall’emergenza donne.

«Sono più frequenti i reati contro le donne: non solo femminicidi, ma anche molestie e palpeggiamenti. Alla base c’è una mentalità perversa che porta gli uomini, sia italiani che stranieri, ad esercitare il loro predominio attraverso le violenze. Com’è accaduto in piazza Duomo a Capodanno».

A Capodanno è mancato un piano sicurezza?

«Quello notte abbiamo dislocato agenti nelle zone tradizionalmente più a rischio, come via Gola. Ma, a serata inoltrata, tutta la gente si è riversata in Duomo. Fortunatamente le forze dell’ordine sono state dirottate in centro e ciò ha permesso di arginare i danni. Abbiamo quindi compreso che ora i luoghi critici sono quelli attrattivi e frequentati, come appunto  Duomo o Darsena».

Quindi?

«Occorre un maggiore controllo del territorio e il potenziamento delle telecamere». Partiamo dai controlli. «Già da tre weekend sono in atto, pomeriggio e sera, dei presidi mobili interforze di polizia, carabinieri e vigili - in tutto 50 uomini - che pattugliano, con i cani anti-droga, Duomo, Loggia dei Mercanti, Vittorio Emanuele, Mazzini. Controllano i documenti, si avvicinano ai ragazzi con atteggiamenti anomali, intervengono in caso di necessità.

Presto agiremo in altre zone, come i Navigli, perché stiamo raccogliendo i primi frutti».

Ovvero?

«Individuiamo le persone sospette per monitorarle, capire i loro reali comportamenti ed eventualmente adottare tutti i provvedimenti possibili, dal Daspo alla denuncia».

Sul fronte telecamere?

«Oggi ne contiamo 1945: abbiamo già approvato l’installazione, per un milione di euro, di altre 52, in funzione progressivamente dalla primavera. Si aggiungono altri 2 milioni per ammodernare quelle vecchie. Inoltre, ho già chiesto ai Municipi l’elenco dei punti dove sarebbero utili altri impianti da attivare da qui al 2023».

I nuovi 500 vigili risolveranno le criticità?

«Certo. Sono agenti pronti a servizi notturni in strada. Infatti, oltre alla formazione standard, effettueranno un corso per prepararsi a “vivere” in strada».

Seconda emergenza: l’aggressività giovanile.

«Il Covid ha peggiorato il malessere giovanile, che si manifesta con l’aggressività. Tuttora il virus limita la frequentazione di discoteche, concerti, palazzetti, dove i ragazzi generalmente sfogano tensioni, emozioni, pulsioni. Che ora “liberano” in strada, senza regole. Dobbiamo aprire, in sicurezza, più luoghi di aggregazione».

Cosa l’ha più colpita dei recenti fatti? 

«Milano attrae tante persone e ciò mi rallegra. Ma purtroppo attira molto anche coloro che la vedono come luogo dove commettere reati o fare a cazzotti».


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Febbraio 2022, 07:20
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