Allarme smog, Legambiente: «Con i diesel fuori norma a Milano 568 morti in più all'anno»

Allarme smog, Legambiente: «Con i diesel fuori norma a Milano 568 morti in più all'anno»
«Se tutti i veicoli diesel a Milano emettessero non più di quanto previsto dalle norme nell'uso reale, l'inquinamento da biossido di azoto (NO2), come media annuale, rientrerebbe nei limiti di qualità dell'aria europei (già nel 2018). Invece il mancato rispetto ha portato alla stima di 568 decessi in più per la sola città di Milano, a causa dell'esposizione 'fuorileggè» a NO2 «per un solo anno».
A dirlo un focus sulle auto contenuto nel nuovo rapporto di Legambiente 'Mal'arià edizione speciale, in cui si cita lo studio condotto da un consorzio italiano che comprende consulenti (Arianet, modellistica), medici ed epidemiologi (Isde Italia, Medici per l'Ambiente), Legambiente, e la piattaforma MobileReporter.
Il focus - viene spiegato - è dedicato alle auto come fonte principale di inquinamento in città e ricorda che «le emissioni fuorilegge delle auto diesel continuano a causare un aumento della mortalità». Lo studio citato - spiega Legambiente - «stima per la prima volta in assoluto la quota di inquinamento a Milano imputabile alle emissioni delle auto diesel che superano nell'uso reale i limiti fissati nelle prove di laboratorio alla commercializzazione».

Secondo Legambiente si dovrebbero «bloccare tutti i veicoli diesel troppo inquinanti, persino gli Euro 6C venduti fino ad agosto 2019». Lo studio rientra nell'ambito della «più ampia iniziativa transfrontaliera sull'inquinamento del traffico urbano 'Clean air for health', progetto lanciato dall'Associazione europea sulla salute pubblica (Epha)», e coinvolge partner in diversi Stati membri Ue. 
Il rapporto generale di Legambiente (che analizza il periodo tra 2014 a 2018) spiega che di otto città su dieci pagano pegno sullo smog; l'85% è infatti sotto la sufficienza per la qualità dell'aria: i «fanalini di coda» sono «Torino, Roma, Palermo, Milano e Como», che prendono un voto pari a zero.

Il rapporto - presentato alla vigilia dell'entrata in vigore delle misure antismog in diverse aree del Paese sulla base dell'accordo per le zone del bacino padano - con questa edizione speciale vengono assegnate le pagelle sull'inquinamento dell'aria a 97 città italiane, grazie a un confronto delle concentrazioni medie annue delle polveri sottili (Pm10 e Pm2,5) e del biossido di azoto.  «Solo il 15% delle città ha raggiunto nei cinque anni un voto sufficiente - viene spiegato - Sassari (voto 9), Macerata (voto 8), Enna, Campobasso, Catanzaro, Grosseto, Nuoro, Verbania e Viterbo (voto 7), L'Aquila, Aosta, Belluno, Bolzano, Gorizia e Trapani (voto 6)». 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Settembre 2020, 12:45
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