E i risultati dell’Area B iniziano a vedersi. Nei primi sei mesi del 2019, infatti, a Milano solo il 7,8% dei passaggi di proprietà di auto usate (1.993) ha riguardato le classi previste dalla zona a traffico limitato[1], in calo del -43,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al contrario, nello stesso periodo sono aumentati i passaggi di proprietà riguardanti sia le vetture ad alimentazione “tradizionale” Euro 5 e 6 (+6,8%) sia di quelle ibride ed elettriche (+17,6%). Un dato che rispecchia l’analisi interna di Autoscout24, in cui ben il 64% di auto in vendita sulla piattaforma riguarda classi di nuova generazione, in linea con le richieste degli utenti.
Qual è, invece, la fotografia del parco circolante nelle altre città? Prendendo in considerazione le stesse classi ambientali1, le città capoluogo di regione più virtuose sono decisamente Trento e Aosta, dove queste auto sono rispettivamente del 4,7% e 4,9% sul totale del parco circolante. A Napoli, al contrario, sono il 43,1%, seguita da Campobasso (39,7%) e Potenza (38,6%).
“Il processo di trasformazione dell’attuale parco circolante italiano verso una mobilità più “green” non sarà veloce, ma su questo le amministrazioni locali possono dare un forte contributo - afferma Sergio Lanfranchi, Centro Studi AutoScout24 -.
Milano, infatti, è l’esempio virtuoso di come politiche serie orientate a ridurre l’inquinamento siano la chiave per spingere i consumatori verso l’acquisto di auto con classi di emissioni più contenute. Ed è proprio nel mercato dell’usato che si gioca la vera sfida. Dall’analisi delle auto in vendita su AutoScout24, emerge come nel territorio milanese circa due terzi delle vetture appartengano a classi più recenti. Un dato in linea con le intenzioni di acquisto degli utenti, sempre più orientati verso vetture di nuova generazione.”
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Settembre 2019, 22:44
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