Non si può giudicare per sei violenze sessuali, bensì solo per una. È questa estrema in sintesi la linea dei legali di Antonio Di Fazio, il manager a processo rito abbreviato per 6 casi di violenza, tra cui quello della ex moglie per il quale risponde anche di lesioni, stalking e maltrattamenti. La difesa ha chiesto per alcuni episodi l’assoluzione e per altri la derubricazione del reato di violenza sessuale aggravata in quello più lieve previsto dall’articolo 613 del codice penale. Riguardo a ciò, per i suoi legali avrebbe procurato lo stato di incapacità mediante violenza ossia somministrando benzodiazepine a due delle sue vittime per poi, una volta prive di sensi, fotografarle nell’intimità. Sono queste dunque le conclusioni dell’arringa degli avvocati Mauro Carelli e Giuseppina Cimmarusti che ieri, nel loro intervento, hanno valorizzato l’atteggiamento del loro assistito, ora in una comunità per seguire un percorso terapeutico di disintossicazione, che ha reso un’ampia confessione.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Marzo 2022, 06:30
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