BookCity si presenta fra "vita ibrida", geopolitica e assalto ai quartieri di Milano

BokkCity si presenta fra "vita ibrida" , geopolitica e assalto ai quartieri di Milano

di Ferruccio Gattuso

BookCity sfoglia le pagine del futuro e i caratteri che vi vede impressi sono quelli dell’ottimismo. Gli organizzatori hanno già presentato l’edizione numero 11, dal 16 al 20 novembre, annunciando il coinvolgimento sempre maggiore dei quartieri e l’apertura verso altri generi e contaminazioni. E appena possibile, come conferma il coordinatore dell’edizione 2022 Luca Formenton, l’associazione BookCity diventerà Fondazione, per fare più rete con le istituzioni culturali di Milano. La kermesse dedicata ai libri e alla lettura vuole lasciarsi le difficoltà della pandemia: «Questa non sarà l’undicesima edizione, ma la prima di un nuovo decennio», dice Formenton. Protagonisti librerie, biblioteche e soprattutto quartieri (e altri spazi in via di definizione), BookCity avrà come tema centrale "La vita ibrida". «Ibrido oggi è il lavoro, la vita on line e off line, le culture e addirittura la costituzione delle identità e dei generi.

La parola ibrido spaventa, è un’anomalia che si vorrebbe integrare ma non po’ essere elusa. All’aut aut si sostituisce l’et et. L’ibrido diventa così un luogo di scoperta e contaminazione». Il programma darà più spazio anche al tema della geopolitica, vista la guerra in corso in Ucraina. Confermati gli appuntamenti nelle università, per le scuole e per il sociale. In particolare per le scuole nascerà un progetto sperimentale con i giovani alla Biblioteca Chiesa Rossa nel Municipio 5. Entusiasmo ma anche un filo di polemica nella voce dello storico presidente di BookCity Piergateano Marchetti: «La scelta delle periferie sarà strategica. I grandi autori dovranno spostarsi in tutti e nove i municipi. Da anni aspettiamo che la Regione dia qualche segno di vita per estenderci anche all’area metropolitana». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Aprile 2022, 13:24
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