Lombardia, è già toto nomi dei nuovi asessori: in pole Bertolaso e Comazzi

Lombardia, è già toto nomi per i nuovi assessori: in pole Bertolaso e Comazzi

di Simona Romanò
Per il governatore leghista riconfermato Attilio Fontana ora scatta la partita della giunta. E nel centrodestra si apre un confronto, che potrebbe essere incandescente, con il duello acceso fra Lega e Fratelli d’Italia, dopo il ribaltamento nei rapporti di forza. Il partito di Giorgia Meloni si è affermato il primo dell’alleanza (25,18% contro il 3,64 delle regionali del 2018) e chiede otto assessorati pesanti, la vicepresidenza a Romano La Russa (ora con delega alla Sicurezza) e la presidenza del Consiglio regionale. «Questa settimana non ci sono per nessuno, dalla prossima parleremo. Poi, in tre settimane massimo arriveremo a una soluzione», ha anticipato ieri Fontana, che «rivendica l’ultima parola». Deve tener conto del risultato di FdI, «ma nessuno prevaricherà sugli altri», anche perché non è il terremoto che molti si aspettavano, visto che la Lega ha retto: è il secondo partito e non vuole soccombere.
L’ipotesi è una squadra come quella uscente di 16 assessori e 4 sottosegretari (il massimo consentito): quattro o cinque deleghe al Carroccio quando ne aveva nove (16,53%, contro il 29,65 del 2018), due alla lista di Fontana (6,16%) due a Forza Italia (7,23%), una a Noi Moderati (1,17%). Tra le poltrone alle quali punta FdI ci sono innanzitutto Trasporti, Agricoltura, Turismo, Ambiente, Bilancio e Territorio: in pool per diventare assessori, Marco Alparone, Barbara Mazzali, Franco Lucente. Non c’è, tra le caselle che fanno gola a FdI il super assessorato al Welfare, che gestisce oltre 23 miliardi, ma è un incarico scottante. Se l’assessore uscente, il tecnico Guido Bertolaso, volesse rimanere, tutti gli lascerebbero volentieri il compito. Nella rosa dei papabili assessori è quasi certo Gianluca Comazzi, recordman di preferenze in azzurro. E la Lega ragiona su chi sacrificare. 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Febbraio 2023, 08:14
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