«È un luogo dove si vive e non solo dove si compra». Parola di Umberto Montano, imprenditore ideatore e patron della formula Mercato Centrale, da ieri in città. La Milano da bere (e da mangiare) riparte con Mercato Centrale: 4500 metri quadri più 200 di dehors che ospitano 29 botteghe del gusto, ristoranti, bar, negli spazi sul lato sinistro della Stazione Centrale, quella che si affaccia su piazza IV Novembre. Un progetto di rigenerazione urbana che parte dal cibo ma spazia anche a musica e cultura. Il Mercato è stato ricavato negli spazi a piano terra della stazione, da anni in disuso, protagonisti di un intervento di riqualificazione. Il format di Montano vede la luce con più di un anno di ritardo a causa del Covid, regalando alla città un nuovo polo del gusto e di aggregazione da vivere tutti i giorni dalle 7 di mattina a mezzanotte. Un progetto fortemente voluto dalle istituzioni: «L’iniziativa creerà lavoro, aiuterà anche i piccoli produttori e i piccoli distributori. Ed è un altro tassello di riqualificazione di questa zona», ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala. Presenti anche il governatore Attilio Fontana oltre alla sindaca di Torino Chiara Appendino, quello di Firenze Dario Nardella e l’assessore allo Sviluppo Economico di Roma Andrea Coia (tutte città in cui la formula è già un successo consolidato da anni), uniti nel sostenere la nascita di un luogo che oltre a riqualificare la Stazione e il quartiere, ha creato 400 nuovi posti di lavoro.
Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Settembre 2021, 14:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA