Lorenzo, morto a 15 anni mentre giocava a calcetto. Il papà: «Forse si poteva salvare»

Lorenzo, morto a 15 anni mentre giocava a calcetto. Il papà: «Forse si poteva salvare»

di Alessia Strinati
La morte del giovane Lorenzo Verna, il ragazzo di 15 anni deceduto mentre giocava a calcetto con gli amici a Chieti, forse poteva essere evitata. Lorenzo aveva una malformazione alle coronarie ma nessuno se n’era accorto nonostante un precedente episodio che il padre ha raccontato al Corriere.it.

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L'autopsia ha rivelato una malformazione alle coronarie che al posto di essere separate erano unite, un problema congenito che avrebbe potuto dargli problemi sotto sforzo, come poi è accaduto. Lorenzo si era già sentito male in passato a Milano, dove viveva, mentre giocava con gli ex compagni di scuola media, in quell'occasione fu portato in ospedale e gli furono fatti dei controlli ma, come riporta il papà, sulla cartella clinica non venivano riportati esami specifici al cuore. Alcune spie, quindi, potrebbero essere state sottovalutate, e se magari in quell'occasione fosse arrivata una corretta diagnosi oggi il 15enne si sarebbe potuto salvare. 

Lorenzo era un atleta, faceva sport e regolari controlli, ma non era mai emerso nulla di anomalo e lui non aveva mai accusato alcun malore se non pochi mesi prima della sua morte. La famiglia è distrutta dal dolore ma vuole capire se la morte poteva essere evitata, se con una diagnosi tempestica si sarebbe potuto salvare e a tal riguardo il procuratore di Chieti, Francesco Testa, ha annunciato l’avvio di un’indagine conoscitiva.  La famiglia però ha annunciato, visto il forte legame con l'Abbruzzo, dove andavano tutti gli anni in vacanza, la nascita di un’associazione che aiuti altri ragazzi.
Ultimo aggiornamento: Domenica 11 Agosto 2019, 17:22
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