Long Covid, l'effetto pandemia sui giovani: «Violenti e autolesionisti, e crescono i disturbi alimentari»

La ricerca dell'Università di Brescia

Long Covid, l'effetto pandemia sui giovani: «Violenti e autolesionisti, e crescono i disturbi alimentari»

di Simona Romanò

Più trasgressivi e più tendenti a violare le norme sociali. Più impulsivi, violenti e anche più propensi a gesti di autolesionismo. Forse, anche, più impauriti verso il futuro. Sono le drammatiche conseguenze psicologiche (in gergo medico rule breaking behaviour) della pandemia sui giovani: emergono da una delle prime ricerche scientifiche - Impatto dell'isolamento sociale per il Covid-19 sugli esiti comportamentali nei giovani adulti - effettuata da un team di medici dell'università di Brescia, in collaborazione con colleghi statunitensi, proprio per valutare gli effetti nefasti del lockdown, a Milano e in Lombardia, sull'emotività e sugli atteggiamenti delle nuove generazioni. E ora, a famiglie, scuola, società spetta il difficile compito di aiutare gli adolescenti a superare i malesseri dell'anima.

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Tutti siamo stati travolti dall'emergenza sanitaria, ma «chi ne sta risentendo di più sono i più giovani, soprattutto maschi, con sintomi accentuati quanto più è stato lungo il periodo di reclusione per le norme anti-virus», dicono gli esperti. Le scuole chiuse per mesi, l'isolamento forzato, la paura del contagio, la conta dei decessi. Poi, i successivi problemi economici, che stanno mettendo in crisi tante famiglie milanesi.


TRASGRESSIONE

I ragazzi che ora si sono riappropriati della quotidianità, covano la smania di andare oltre i limiti. «Tra i maschi l'isolamento prolungato e obbligato ha scatenato un aumento dei comportamenti di rottura delle regole», spiegano poi i ricercatori.

E sfogano il malessere all'esterno, anche sugli altri. Non sono un caso le notti brave nei luoghi della movida milanese, fra risse, ubriacature, urla. Gli episodi di violenza si ripetono nei weekend e non solo.


AIUTO

Il disagio giovanile, a Milano, è confermato dal numero di visite dello sportello psicologico gratuito del Centro Welcomed Milano, rivolto agli studenti delle superiori. Grazie alla visita sospesa si contano 300 colloqui ad adolescenti, tra 13 e 18 anni, solo nei primi nove mesi del 2022. Colloqui che proseguono tuttora. «Il Covid è stato un agente detonatore-acceleratore-emersivo, che ha amplificato malesseri latenti nei più ragazzi», spiega Raffaella Damonte, pediatra e direttore sanitario di Welcomed. «I disturbi alimentari, per esempio, sono aumentati del 40% rispetto ai primi 6 mesi del 2019». È anche evidente l'incremento di disturbi «di ansia, depressione, del sonno».


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 01:22
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