È ormai quasi certo che la Lombardia diventi gialla dal 3 gennaio 2022: la prima settimana del nuovo anno non inizia nel migliore dei modi. Ne è quasi convinto anche il governatore Attilio Fontana: «Senza un miglioramento dei dati è molto probabile che si passi in zona gialla». Le soglie di allerta sono state superate: la Lombardia è oltre il 15% di ricoveri ordinari per Covid, oltre il 10% d’occupazione delle terapie intensive, ben al di là dei 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti (a quota 950).
A nulla sono serviti i tre aumenti di posti letti per i pazienti Covid, scrupolosamente decisi dall’assessorato regionale al Welfare nelle ultime settimane. E nemmeno la corsa alla terza dose incentivata dalla Regione con tutte le forze e accolta di buon grado dai lombardi. Perchè la contagiossissima variante Omicron ha scompigliato le carte: i dati di oggi, mercoledì 29, ma soprattutto quelli di giovedì 30 sono quelli decisivi per il cambio di colore. Ma basta dire che martedì 28 la Lombardia è stata la Regione d’Italia con Il maggior numero di nuovi infettati e un tasso di positività schizzato al 12,8%: a fronte di 224.557 tamponi processati si sono registrati 28.795 casi.
OLTRE 75MILA MILANESI IN ISOLAMENTO La quarta ondata picchia duro a Milano a due giorni dal Capodanno, quando non mancheranno occasioni di festeggiamenti fra familiari e amici che favoriranno ancor di più i correre del virus. Sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, che implichino assembramenti in spazi all’aperto. Ma all’interno delle proprie case i cenoni non mancheranno. In un momento davvero critico per Milano. La corsa del virus costringe a casa oltre 122mila lombardi classificati come «attualmente positivi». Di questi, circa 19mila abitano a Milano. Numero che va moltiplicato per i loro contatti stretti, che vengono messi in quarantena: con una media di quattro contatti per ciascun infetto, si arriva a quota 75mila milanesi chiusi in casa.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Dicembre 2021, 11:42
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