Lombardia, dopo i tecnici tocca alla politica. E adesso Gallera non ride più

Lombardia, dopo i tecnici tocca alla politica. E adesso Gallera non ride più
Il lockdown mancato di Bergamo, le mascherine non consegnate, il caso dei test sierologici del San Matteo-Diasorin. E ora è esploso anche lo scandalo camici. E siccome le scelte scellerate della Regione non hanno messo in ginocchio solo la Lombardia ma l'Italia intera, la situazione sta esplodendo e la Giunta guidata dal leghista Attilio Fontana è sempre più sulla graticola. La politica, come spesso fa, finora ha scaricato la colpa sui tecnici e a farne le spese è stato il direttore generale dell'assessorato alla Sanità col più classico promoveatur ut amoveatur. Ma non basta. Ora in tanti puntano il dito su Giulio Gallera, l'assessore al Welfare con il suo negazionismo sui morti nelle Rsa e l'aritmetica creativa sui positivi. Gallera lo ha capito e non ride più: la sua cacciata potrebbe salvare Fontana. Almeno fino al prossimo scandalo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Luglio 2020, 10:29
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