Fontana mette la Lombardia in arancione "rafforzato". Vietati scuola, spostamenti, parchi fino al 14 marzo. Polemica sul ritorno in Dad

Fontana mette la Lombardia in arancione "rafforzato". Vietati scuola, spostamenti, parchi fino al 14 marzo. Polemica sul ritorno in Dad

di Simona Romanò

Allo scoccare di mezzanotte la Lombardia è piombata in arancione “scuro”. Fino al 14 marzo, con tutte le scuole chiuse, eccetto i nidi; il divieto di andare nelle seconde case, di frequentare parchi e aree gioco, di far visita ad amici e parenti; e ingresso limitato ai negozi ad un solo componente per famiglia. Il governatore Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza ieri, senza preoavviso per la scuola.

La stretta, nell’aria da giorni, era invece attesa per lunedì. Perché l’onda dei positivi cresce e la Lombardia ritorna a contare, come accadeva a novembre, oltre 5mila contagiati in 24 ore per il dilagare della variante inglese. il presidente parla di «scelta rapida per preservare le aree meno colpite e tutelare ragazzi e famiglie, perché l’inglese coinvolge in particolare le scuole». I dati Covid continuano a peggiorare. Tant’è che non è da escludere che oggi il governo opti per la Lombardia rossa. Ieri a fronte di 53.563mila tamponi erano 5.174 i nuovi positivi, con un tasso del 9,6% (8,2% mercoledì). Aumentano i ricoverati in rianimazione (+ 26) a quota 532; e i pazienti negli atri reparti (+ 190) che sono 4.735. Male i decessi da tre giorni: ieri 59, mercoledì 60, martedì 55. Brescia si conferma l’epicentro della nuova ondata con 1.114 nuovi contagi (mercoledì 1.325); ma il Milanese l’ha battuta con 1.200 positivi tracciati ieri; di questi, 421 a Milano città (431 il giorno precedente). Che la Lombardia sia arancione strong, tendente al rosso, lo dicono i dati. Che la pandemia corra veloce idem. Ma ciò non basta a frenare le polemiche: il governatore ha bloccato la didattica in presenza ovunque senza un preavviso. «Occorre essere compatti, ma ciò non toglie che chiudere le scuole dall’oggi al domani è una follia. Una decisione che crea disagi consistenti per le famiglie», attacca il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul. Arrabbiato anche il deputato di Noi per l’Italia Maurizio Lupi: «Non è rispettoso dei cittadini, gli si complica solo la vita».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Marzo 2021, 10:33