Lombardia, 384 operatori sanitari no vax sospesi dalla Regione fra ospedali e Ats

Lombardia, 384 operatori sanitari no vax sospesi dalla Regione fra ospedali e Ats

di Simona Romanò

Linea «rigorosa» di Regione Lombardia per medici, infermieri e operatori sanitari no-vax che sono e saranno sospesi: negli ospedali pubblici e nelle Ats lombarde sono stati «finora sospesi 393 operatori sanitari, tra cui 31 medici,  perché non si sono vaccinati contro il Covid come previsto dalla legge. Si tratta dello 0,46 per cento sui circa 85 mila lavoratori del settore pubblico». È il bilancio fornito dall’assessorato regionale al Welfare.

In seguito ai controlli, che spettano all’Ats, «sono state inviate 996 notifiche; tra questi, 384 hanno poi scelto di ricevere l’iniezione anti-Covid e sono stati riammessi al lavoro, 69 sono stati esonerati per validi motivi di salute. Ad altri 14 è stata cambiata mansione. I rimanenti 393 sono rimasti fermi sulle proprie posizioni e sono stati quindi sospesi». Infine, è al vaglio la posizione di altri 136 camici bianchi.

IL COMMENTO L' assessore al Welfare, Letizia Moratti, rimarca la «linea rigorosa»: «Perché un medico che non si vaccina non è necessariamente l'esempio che si dovrebbe dare. Un medico è a contatto con i pazienti fragili che noi dobbiamo tutelare. È un dovere di sanità pubblica»


Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Settembre 2021, 17:57
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