Le Vibrazioni, brividi sul palco del Live Club

Le Vibrazioni, brividi sul palco del Live Club

di Carlo Mandelli
«La musica suonata dal vivo è sempre stata il nostro Dna». Parola di Stefano Verderi, chitarrista delle Vibrazioni stasera al Live Club di Trezzo con una delle tappe del tour che ha visto la band tornare in scena con la formazione originale: Francesco Sarcina alla voce, Stefano Verderi appunto alla chitarra e alla tastiera, Marco Castellani al basso e Alessandro Deidda alla batteria.

La decisione, per i quattro, è arrivata dopo cinque anni vissuti musicalmente parlando ciascuno per conto proprio, fino alla decisione di tornare in sala prove per vedere cosa sarebbe successo. Il risultato è stato un nuovo album “V” (il quinto della carriera), oltre alla partecipazione allo scorso Festival di Sanremo targato Claudio Baglioni. «Quando si riprende a suonare assieme dopo una lunga pausa - ha raccontato Verderi, non si può dare niente per scontato. Noi quattro ci siamo ritrovati come eravamo e con la stessa passione di andare a suonare in sala prove come quando avevamo quindici anni. La differenza è che oggi siamo quarantenni e abbiamo più vissuto alle spalle». Cresciuti come band in quegli anni Novanta del fermento musicale nella loro Milano, Le Vibrazioni, dopo la reunion, si sono trovati ad affrontare un contesto differente. «Di quella scena nella quale siamo cresciuti - ha detto Verderi - è rimasto ben poco, anche solo perché gli spazi in cui si poteva ascoltare o suonare musica in un certo modo non ci sono più. Noi abbiamo sempre investito tutto sul fatto di essere una band, con tutto quello che significa, e forse oggi è più semplice per l’industria discografica puntare su singoli personaggi più facili da gestire. C’è però del fermento creativo che cova anche nella scena milanese e penso non ci vorrà molto tempo per vederne gli sviluppi».

In apertura di concerto, Dear Jack e Motelnoire. 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Aprile 2018, 15:14
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