Jessica uccisa a 19 anni con 85 coltellate: ergastolo per il tranviere Garlaschi. Il padre della ragazza: «Sono felice»

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Il gup di Milano con rito abbreviato ha condannato all'ergastolo Alessandro Garlaschi, il tranviere accusato dell' omicidio di Jessica Valentina Faoro, la 19enne uccisa con 85 coltellate lo scorso febbraio nella sua abitazione di via Brioschi a Milano. 

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A condannare Garlaschi è stato il gup di Milano Alessandra Cecchelli che ha accolto in pieno la richiesta del pm Cristiana Roveda. Garlaschi è stato condannato all'ergastolo e all'isolamento diurno, oltre che per omicidio, anche per vilipendio di cadavere in quanto ha bruciato parti del corpo della giovane, e per sostituzione di persona, in quanto ha sempre fatto credere a Jessica che sua moglie fosse sua sorella. Il giudice, che depositerà le motivazione entro 90 giorni, ha disposto risarcimenti di 25mila euro ciascuno per il padre e la madre della vittima, di 50mila euro per il fratello Andrea e di 10mila euro per il Comune di Milano.

Il padre della vittima:
«Ergastolo? Sono felice»​ - «Sono felice, di più non si poteva dare, auguro a Garlaschi un felice soggiorno nella sua nuova residenza".
Sono le parole di Stefano Faoro, padre di Jessica. "Non lo odio - ha aggiunto Faoro - provo indifferenza per lui, è un uomo inutile, è un omuncolo". E ancora: "Questa sentenza non mi ridarà mia figlia, non mi ridarà un futuro". Anche la madre della ragazza, Annamaria Natella, ha commentato: "Speravo in questo ergastolo, anche se non mi ridarà indietro mia figlia
».
 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Maggio 2020, 20:13
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