Irene Pivetti, dal Parlamento alla mensa no profit di Monza: la nuova vita dell'ex presidente della Camera

L'ex deputata, in attesa di giudizio con l'accusa di frode: «La politica non fa più parte della mia vita»

Irene Pivetti, dal Parlamento alla mensa no profit: la nuova vita dell'ex presidente della Camera

di Elena Fausta Gadeschi

Tra il 1994 e il 1996 era stata la più giovane presidente della Camera, oggi Irene Pivetti ha abbracciato un nuovo progetto di vita. Lontano dai banchi del Parlamento, l'ex deputata ha fatto crescere i capelli, non più tagliati corti alla maschietto, ma più lunghi a incorniciarle il viso, e oggi gestisce il ristorante solidale «Smack» del Centro Sociale di via Tazzoli, cuore del quartiere di San Fruttuoso a Monza.

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Irene Pivetti, dal Parlamento alla mensa no profit di Monza: la nuova vita dell'ex presidente della Camera

«Da un anno e mezzo sono responsabile delle startup per la cooperativa sociale Mac di Milano – racconta in un'intervista al Corriere –. Ci occupiamo di offrire opportunità di lavoro per persone con fragilità sociali, immigrati, uomini e donne che non avrebbero molte chance di inserimento nel mercato del lavoro tradizionale. Nel ristorante diamo lavoro a dieci persone, ma a regime contiamo di assumere ancora. Il nostro obiettivo è la sostenibilità».

L'ex politica, indagata per frode per attività illecite legate all'emergenza sanitaria mondiale iniziata nel 2020, oggi vive a Monza nella stanza di un pensionato per persone non abbienti del centro sociale comunale. Una scelta dettata da ragioni pratiche per poter gestire la mensa no profit: «il locale apre alle 6.30 e chiude tardi. Sono la prima ad arrivare e l’ultima a spegnere le luci, quindi mi è sembrato più pratico restare qui, piuttosto che fare la spola da Milano».

«C’è curiosità intorno alla mia presenza – spiega Pivetti –.

Qualcuno ama parlare di politica, non mi sottraggo, anche se non fa più parte della mia vita. Mi ha fatto piacere vedere intere famiglie nel fine settimana, non vedo l’ora di organizzare spaghettate a mezzanotte e ho fatto portare un piccolo palco per gli eventi». 

In attesa che la giustizia faccia il suo corso, l'ex deputata ha trovato un nuovo progetto a cui dedicare le proprie risorse e le proprie energie. E le idee non mancano: «Mi piacerebbe che questo luogo diventasse una sorta di tinello di casa, dove trovare cucina casalinga a prezzi calmierati, ma anche un luogo di aggregazione per il quartiere». In fondo fare politica significa proprio questo: occuparsi della cosa pubblica.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Novembre 2022, 23:03
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