Nuova svolta nella vicenda della morte delle due operatrici socio sanitarie Laura Amato e Claudia Turconi. L'uomo che le ha tamponate al casello dell'A4 a 150 km/h è risultato positivo a cannabis e benzodiazepine. Sono questi gli esiti degli esami di primo livello disposti dal pm milanese Paolo Filippini, titolare dell'inchiesta che sta ricostruendo la vita del 39enne italo-marocchino, indagato per omicidio stradale plurimo.
Le indagini sull'uomo
L'uomo è residente a Pontenure (Piacenza) insieme alla moglie, che verrà ascoltata dalla polstrada di Novara. Lo scorso giovedì era stato ricoverato all'ospedale di Piacenza e attraverso le cartelle cliniche gli investigatori dovranno accertare se le benzodiazepine gli sono state somministrate dal personale sanitario, oltre a stabilire se ha lasciato la struttura medica volontariamente o dopo dimissioni.
L'incidente
Lo schianto mortale è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato alla barriera di Milano-Ghisolfa. Laura Amato e Claudia Turconi erano ferme a bordo di una Lancia Ypsilon. L'italo-marocchino è arrivato a velocità sostenuta a bordo di una Lancia Musa, che ha centrato in pieno le due donne rimaste uccise. Sul sedile del passeggero gli inquirenti hanno trovato un braccialetto ospedaliero, sembra di una struttura psichiatrica. Su questo elemento sono in corso gli accertamenti degli investigatori che stanno verificando eventuali ricoveri del 39enne.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 20:58
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