Incendio di Milano, il grattacielo brucia ancora: la rabbia dei residenti. I vigili del fuoco: «Mai visto nulla di simile»

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Rimane ancora «in fase di spegnimento» , secondo i vigili del fuoco, il grattacielo di via Antonini a Milano, da ieri in preda a un incendio che l'ha letteralmente divorato. Il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, ieri ha escluso vittime mentre sarà compito ora della magistratura stabilire le cause delle fiamme che sembra siano partite dalla facciata, composta, secondo i residenti, da materiale ignifugo.

 

Continua il lavoro dei vigili del fuoco in via Antonini a Milano dove ieri ha preso fuoco un palazzo di 15 piani. In strada ci sono ancora dei detriti, pezzi di vetri e di facciata che si sono staccati durante l'incendio. «La situazione attuale è che l'incendio formalmente ancora non è estinto completamente - ha spiegato Giuliano Santagata, comandante dei vigili del fuoco di Milano -. Dentro la torre concretamente ci sarà ancora qualche focolaio che andrà verificato e spento. »Mai vista a Milano una cosa così. Probabile che la facciata fosse fatta di materiale molto combustile«, ha detto.

Tanti gli appartamenti, numerose le famiglie che abitano qui. Settanta in tutto, alcune ancora in vacanza, altre che rientrano da una gita domenicale. Al nono piano vive il cantante Mahmood, vincitore di Sanremo, raggiunto al telefono dai soccorritori.

I residenti vengono radunati su un praticello accanto alla strada e registrati, si cerca l'amministratore del condominio per avere la lista di chi abita e procedere all'angosciante spunta. Chi c'è, chi non c'è. Ciò che lascia ben sperare, spiega il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano davanti al palazzo che brucia, «è che i primi ad accorgersene abitavano ai piani alti e scendendo hanno suonato il campanello degli altri condomini».

Una ventina di persone sono uscite senza problemi, afferma Sala, «ora i vigili del fuoco entrano casa per casa, sfondando le porte per vedere se qualcuno è rimasto dentro. Siamo positivi rispetto al fatto ci sia stato tempo uscire, ma finché il controllo non viene fatto in ogni appartamento non possiamo esserne certi. Ho visto dei pompieri con le mani ustionate, stanno svolgendo un encomiabile lavoro, come sempre».

LA COPERTURA FUSA

La Procura ha aperto un'inchiesta per disastro colposo, da capire come sia partito l'incendio e soprattutto come abbia fatto a divampare così in fretta. «Ci avevano detto che i pannelli che ricoprivano il palazzo erano ignifughi, invece sono bruciati rapidamente come fossero burro», riflette una condomina. «Saranno i tecnici a fare una verifica, ma ricordo perfettamente che ci avevano detto che quei pannelli erano resistenti al fuoco».


Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Agosto 2021, 13:03
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