Artem Uss, imprenditore russo evaso a Milano: ha rotto il braccialetto elettronico, doveva essere estradato negli Stati Uniti

Era stato fermato lo scorso 17 ottobre, su mandato d'arresto internazionale dell'autorità giudiziaria di New York

Imprenditore russo evaso a Milano: ha rotto il braccialetto elettronico, doveva essere estradato negli Stati Uniti

di Redazione web

Artem Uss, l'imprenditore russo arrestato a Milano, è evaso dai domiciliari dopo aver rotto il braccialetto elettronico. Era stato fermato lo scorso 17 ottobre, su mandato d'arresto internazionale dell'autorità giudiziaria di New York. 

Due giorni fa la Corte d'Appello di Milano ha concesso l'estradizione negli Stati Uniti. Da quanto si è appreso, l'uomo, in attesa di impugnare il provvedimento dei giudici, è scomparso dalla abitazione nel Milanese dove era agli arresti domiciliari ieri pomeriggio. I carabinieri lo stanno cercando.

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Il comunicato della Corte d'Appello

La quinta sezione penale, come si legge in un comunicato del presidente della Corte d'Appello milanese, Giuseppe Ondei, «ha depositato la sentenza con la quale ha dichiarato che sussistono le condizioni per l'estradizione di Uss Artem Aleksandrovich verso gli Stati Uniti d'America limitatamente al secondo e al terzo capo d'accusa (violazione all'embargo nei confronti del Venezuela e frode bancaria)».

E ha stabilito «contestualmente che le condizioni per l'estradizione non sussistono con riferimento agli altri due capi d'accusa per mancanza di prova del contributo causale (capo 1) e difetto di doppia incriminabilità (capo 9)», ossia per le contestazioni sul presunto contrabbando di tecnologie militari 'dual use' e sul presunto riciclaggio per milioni di dollari.

La Procura generale milanese aveva dato parere favorevole all'estradizione chiesta dagli Usa per tutte le accuse contestate all'imprenditore.

Nella scorsa udienza si era discusso anche in relazione ai chiarimenti, richiesti dalla Corte e forniti dagli Stati Uniti, sull'eventuale trattamento carcerario che sarà disposto nei confronti di Uss. Si tratta di un caso delicato, data la situazione geopolitica attuale, con la guerra in Ucraina in corso, come precisato nelle stesse informazioni fornite nei giorni scorsi dagli Usa.

La Procura generale, rappresentata in aula dalla procuratrice Francesca Nanni, aveva spiegato che il quadro geopolitico, però, non deve influire sulle condizioni detentive del 40enne. Uss, difeso dai legali Vinicio Nardo e Fabio De Matteis, si è sempre dichiarato innocente e ha chiesto di essere consegnato alla Russia. Su di lui, infatti, pendeva anche una richiesta di estradizione di Mosca, arrivata in Italia a novembre, per una non meglio precisata accusa di riciclaggio.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Marzo 2023, 15:48
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