Imane Fadil, il giallo dell'avvelenamento: è iniziata l'autopsia sul corpo

Imane Fadil, il giallo dell'avvelenamento: è iniziata l'autopsia sul corpo
Si indaga sulla morte di Imane Fadil, la testimone chiave dei processi Ruby. Sul corpo della modella è appena iniziata l'autopsia, che stabilirà le cause del decesso dopo che i laboratori dell’Enea avevano escluso la presenza di tracce di radioattività nel corpo.  

È stato il fratello Tarek, che non ha rilasciato nessuna dichiarazione, a dover riconoscere la salma di Imane che con le sue rivelazioni ha portato alla luce le "cene eleganti" nella villa dell’ex premier Silvio Berlusconi. A eseguire l’esame è l’antomopatologo Cristina Cattaneo, presente anche Michelangelo Casali, consulente nominato dalla famiglia della 34enne.

«L'autopsia serve per prendere gli organi che saranno analizzati successivamente, alcuni esami come quelli tossicologici necessitano di giorni per i risultati. Il termine è di un mese per avere i primi dati», salvo proroghe, sottolinea l'avvocato della famiglia Mazzali. Solo al termine dell’esame autoptico potrà essere rilasciato il nulla osta per la sepoltura. La donna è morta il primo marzo nella clinica Humanitas di Rozzano dopo essere stata ricoverata per forti dolori addominali. Aveva denunciato di essere avvelenata. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Marzo 2019, 19:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA