«Guadagnavo 10mila euro al mese con un affitto da 1500. Ora vivo in una casa popolare e chiedo aiuto a Emergency»

La storia della 51enne milanese tra quelle delle oltre cinquemila persone che si sono rivolte al progetto "Nessuno Escluso" dell'associazione fondata da Gino Strada

«Guadagnavo 10mila euro al mese con un affitto da 1500. Ora vivo in una casa popolare e chiedo aiuto a Emergency»

di Redazione web

«Durante la pandemia ho perso tutti i clienti e non li ho recuperati. Pagavo 1.500 euro di affitto, ora vivo in una casa popolare. Non posso arrivare alla pensione solo con i miei risparmi». A raccontare la sua storia è Anna (nome di fantasia), donna milanese di 51 anni con una laurea in Filosofia in tasca, che ha visto la sua vita cambiare radicalmente. Oggi riceve aiuto dal progetto "Nessuno Escluso" di Emergency, che raggiunge le zone più svantaggiate di Milano. Anna è una dei "nuovi poveri" del capoluogo lombardo: sono cinquemila quelli che si sono rivolti all'associazione umanitaria, sette su dieci sono donne. 

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La storia di Anna

«Dieci anni fa potevo arrivare a guadagnare anche 10mila euro al mese, ora solo 600»: la vita di Anna ha preso un risvolto totalmente inaspettato, come ha raccontato al Corriere della Sera. Laureata in Filosofia, è titolare di un'agenzia che si occupa di comunicazione, e in particolare ufficio stampa in ambito medico. Prima del Covid le cose andavano bene, poi tutti i clienti l'hanno abbandonata (tranne uno) e non hanno fatto ritrono a emergenza finita.

Così si è trasferita dall'appartamento in affitto a 1500 euro al mese in corso XXII marzo a una casa popolare al Giambellino, insieme alla madre invalida. Poi la mamma è morta, proprio a causa del Covid, e Anna è rimasta sola, senza famiglia, lavoro e supporto.

L'aiuto di Emergency

È stato così che si è ritrovata a chiedere l'aiuto di Emergency, non per pagare affitto, bollette o spesa, che riesce a coprire con i suoi risparmi e vendendo borse e gioielli di quando conduceva una vita agiata, bensì per cercare lavoro. Si dice disposta a cambiare ambito, non disdegna un impiego da cameriera o commessa, purché sia dignitoso e con un contratto in regola. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Giugno 2023, 15:13
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