Un sogno che per loro significa anche avere la possibilità di chiudere la carriera con un'Olimpiade sulle nevi italiane. Quelle che intanto hanno ottenuto un pesante endorsement da parte dell'ex campionessa statunitense Lindsey Vonn e che per molti atleti rappresentano uno scenario ben più attraente rispetto alle montagne svedesi, come conferma anche Goggia. «La regina ha calato il poker d'assi per noi» - ha sorriso l'azzurra, oro nella discesa libera ai Giochi di Pyongyang -. Io ad Aare mi sono presa delle soddisfazioni incredibili, fra la prima coppa del mondo l'anno scorso contro la Vonn e la medaglia mondiale quest'anno. Noi, però, abbiamo molto più da offrire della Svezia, che quest'anno al Mondiale di Aare, complice il maltempo a cui non si comanda, non penso abbia fatto una figura eccelsa«.
»Abbiamo studiato per questa presentazione, abbiamo fatto le prove e daremo il 100%.
Si sente la stessa agitazione che c'è prima di una gara«, ha assicurato Moioli, oro nello snowboard a Pyongyang, accanto alla veterana Arianna Fontana, classe 1990, che nello short track ha conquistato otto medaglie olimpiche, fra cui l'oro in Corea lo scorso anno nei 500 metri e il bronzo nella staffetta a Torino 2006: »Vogliamo portare queste Olimpiadi a casa. Fino alla fine sogneremo. È importante il fatto di avere due regioni coinvolte e spese pubbliche divise con il supporto di diverse comunità. Siamo tutti carichi, speriamo davvero che vada tutto per il verso giusto«.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Giugno 2019, 15:42
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