Milano, Sala: «Da giugno ghisa in bici per multare la sosta selvaggia sulle ciclabili»

Ieri presidio di ambientalisti sotto palazzo marino

Milano, Sala: «Da giugno ghisa in bici per multare la sosta selvaggia sulle ciclabili»

di Simona Romanò

 Più sicurezza per i ciclisti e avanti tutta, dove sarà possibile, con le Zone 30 anche per contrastare lo smog. «Da giugno tutte le auto in sosta sulle ciclabili verranno multate dai ghisa in bici», ha promesso il sindaco Giuseppe Sala in risposta alle oltre 60 associazioni ambientaliste che, insieme a quelle dei ciclisti, hanno dato vita, ieri, davanti a Palazzo Marino, a un presidio per mettere in evidenza «come la situazione, a Milano, sia una vera emergenza sia per la sicurezza stradale, sia per la sanità pubblica, dopo che in meno di cinque mesi si sono già avuti 28 giorni di sforamento del Pm 10».

CONTROLLI Sala ha assicurato il suo impegno. «Stiamo formando una squadra di vigili in bicicletta per presidiare con attenzione le corsie ciclabili a rischio parcheggio selvaggio, come quella di viale Monza», ha spiegato il primo cittadino. Più multe, ma non solo. «Abbiamo anche in programma di proteggere meglio le piste ciclabili nate nel 2020. E da giungo in poi presenteremo diversi progetti».

ZONE 30 Sul fronte dell’inquinamento e della mobilità più sostenibile, invece, il Comune ribadisce l’estensione delle Zone 30. «Ovviamente non tutte le strade a Milano potranno essere con un limite di 30km/h: quelle a lunga percorrenza no, ma parecchie possono essere rese più a misura d’uomo e diventare luoghi più accoglienti di scambio, incontro e lavoro», ha spiegato il sindaco.

Inoltre, «saranno aumentate le zone car-free, soprattutto dove ci sono scuole». Gli organizzatori del sit-in ambientalista - tra cui l’associazione Cittadini per l’Aria, Legambiente e Critical Mass - chiedono «la reintroduzione delle domeniche a piedi, almeno una al mese».

SMOG E STRATEGIE Sul fronte smog Sala chiede l’intervento del Governo e «creare un tavolo di lavoro sovraregionale, coinvolgendo tutte le Regioni interessate»: «La qualità dell’aria che respiriamo è una vera emergenza. La Lombardia è il territorio più inquinato d’Europa. Milano può e deve fare la sua parte, ma non può farla da sola». Milano ha già abbassato «alcuni inquinanti con interventi localizzati. Area C in questo senso è stata un successo e ora stiamo lavorando su Area B».

TEMPI STRETTI Una delegazione è stata ascoltata dagli assessori alla Mobilità e all’Ambiente. «Dobbiamo passare dalle parole ai fatti», hanno dichiarato Silvia Di Stefano di Non vediamo l’ora, Anna Gerometta di Cittadini per l’Aria e Tommaso Goisis di Sai che puoi?. «Occorre elaborare, in tempi brevi, un piano strategico per superare le principali criticità. Milano è pronta, è già strutturata per il cambiamento: a partire da Area B e Area C».


Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Aprile 2023, 16:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA